“Tenevo un gioiello tra le dita

e me ne andai a dormire.

Era caldo il giorno, noioso il vento.

Dissi ‘Sí conserverà’.

Al risveglio non c’era più il gioiello.

Rimproverai le mie dita innocenti.

E adesso, una memoria di ametista

é tutto quel che ho.”

Emily Dickinson

 

Capita che i sogni non si realizzino. Che qualcosa si rompa, e non possiamo più ricomporli.

Capita a volte che un sogno sia stato davvero brutto. Capita che raccogliamo i cocci, e lo teniamo insieme in qualche modo.

Capita di perderli i sogni. Capita. E, a volte, non possiamo farci niente. Ma possiamo guardarlo quel sogno. Metterlo nel nostro bagaglio a mano come un tesoro da conservare. Qualcosa che è stato, e non è più.

Possiamo trasformarlo o lasciarlo lì. In qualche modo lui rimane. Come un’ametista invisibile tra le nostre dita. Siamo noi che dobbiamo procedere.

Non abbiamo più il sogno, ma i sogni si possono reinventare.

Non abbiamo più il sogno. Vero, ma ci siamo noi. E siamo qui. È solo quel sogno che non c’é più.

Noi che camminiamo per strada sicuri o barcollanti. Noi che crediamo di non avere niente,  ma abbiamo noi. Ed è molto. Non confondiamoci con il sogno.

È solo un’ametista. Noi siamo molto di più.

6 comments on “I sogni si spezzano. A volte.”

  1. Un sogno é un faro al quale non potremmo aspirare di avvicinarci se non avesse brillato nel buio.

    Un sogno é il vento in poppa che serve a portarci in un luogo dove mai ci saremmo trovati se non avesse soffiato.

    Un sogno é uno spasimante che ci monta la testa e che va lasciato quando capiamo che abbiamo trovato quello che cercavamo nel tragitto verso quello che non conoscevamo.

  2. Mi ha colpita questo tuo punto di vista: è vero, spesso confondiamo i nostri sogni con noi stessi, come se si sovrapponessero, come se coincidessero. Come se i sogni – più grandi di noi – ci inglobassero e la loro fine ci facesse collassare. Ma forse sarebbe meglio se la vedessimo in modo diverso, quello che proponi tu. Ci penserò ancora.. grazie 😉

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