Bisognerebbe inventarsi una famiglia che sia zona d’ombra e di luce. Che esaurisca il suo compito. Trasmettere ciò che c’è da sapere sulla vita, e farsi parola.

Bisognerebbe inventarsi una famiglia che non sia necessariamente madre e padre. Che sia un’anima sola, due padri o due madri, non importa. Ma che ascolti istanze e dia conforto.

Bisognerebbe inventarsi una famiglia in cui il padre non divori la madre. E una madre non uccida i suoi figli. E poi si dica: era una famiglia normale.

Bisognerebbe inventarsi una famiglia in cui si può chiedere perdono, e ritornare sui propri passi.

Che sappia uscire di scena al momento giusto, lasci la sua guida, e faccia posto ai suoi eredi.

Fatta di nodi e di intrecci. Di aquiloni da librare in alto, legati allo stesso filo.

Una famiglia con la porta aperta, e il mondo dentro.

Bisognerebbe inventarsi una famiglia friabile, in cui potersi riconoscere ogni tanto. Senza certezze da regalare come verità assolute ai propri figli.

Che sappia tramontare quando è l’ora. Che sia generativa, e sopporti l’arrivo della solitudine nell’amore.

Bisognerebbe inventarsi una famiglia che prenda sulle spalle, e abbia un corpo plastico su cui appoggiarsi.

Che attraversi il tempo e lo spazio per cercarsi i figli degli altri, e farli suoi.

Una famiglia in cui i limiti abbiano lo stesso peso dei pregi. Che spinga in avanti e non si proponga come indispensabile.

Che non colori il mondo delle sue femmine di rosa, e quelle dei suoi maschi d’azzurro, ma permetta il contrario.

Che sappia amare chi è nato “storto”, e si faccia vite per lui.

Bisognerebbe inventarsi una famiglia che si faccia norma, e non mandi allo sbando i suoi figli, giustificandoli sempre.

Che non trattenga, e spinga verso l’impossibile. Che sia salto in lungo.

Bisognerebbe inventarsi una famiglia in cui i bambini possano fare i bambini, e gli adulti sappiano fare gli adulti. E non il contrario.

Una famiglia in cui i conflitti siano a galla, e non nascosti sotto al materasso. Con una grande tavola e un posto in più, sempre.

Bisognerebbe proprio inventarsela di nuovo questa famiglia. Si chiamerebbe Famiglia.

E se fosse così, iIl mondo sarebbe un posto più bello per tutti.

 

18 comments on “La famiglia. Bisognerebbe inventarsela.”

  1. la famiglia dovrebbe essere tutto questo, e porterla portare avanti così sarebbe un traguardo. E’ possibile o è solo un utopia?

    • Non lo so. Da quello che vedo io, a volte, è un contenitore vuoto. Altre è luogo di approdo. Di certo non sempre è dentro le mura di casa. Credo che l’importante sia provarci…non pensi? Grazie Penny

    • La famiglia felice esiste !È un piccolo gruppo di persone che va lentamente,che non ha fretta,che si guarda negli occhi e canta,balla,viaggia ,cura le piante,mette i semi,raccoglie i frutti,fa marmellate,apre le porte e le finestre,prepara pranzi ,cene,merende per chi bussa…….poi
      Arriva il dolore,la malattia,il silenzio,la fatica,tutto sembra inutile,ma,
      quello che è stato rimane ,ed è un ricordo felice.Si,ho avuto una famiglia felice.

      • Inutile dirti che mi sono commossa. Sai che ti dIco? Ci sono persone che passano insieme una vita e non sono mai famiglia. O lo sono ma non felice. Ti stringo a me.

  2. Bisognerebbe proprio cara Penny
    Io ci sto provando a dare ai miei figli questo che tu elenchi.
    Non tutte le volte ci riesco.
    Io come figlia sto cercando ancora di perdonare la mia di famiglia.
    Non sempre mi riesce, comprendo che è proprio qua, l ostacolo più grande, l esempio è l insegnamento ricevuto a volte fa da barriera,diventando l ostacolo emotivo più difficile da superare.

    P.s.ti ho conosciuta da poco
    La tua sofferenza è condivisa con tanta ammirazione per le parole e concetti che scrivi!!
    Grazie❤

  3. Come al solito parte da chi sei poi può’ essere famiglia amici colleghi compagni di asilo gruppo comitato dipende anche dal momento in cui sei.puoi dare e ricevere oppure solo assorbire come un vampiro o essere vampirizzato dipende da chi sei e da chi ti scegli

  4. Pingback: Stato di Famiglia
  5. Sarebbe la Famiglia ideale e perfetta, e perciò utopica perché l’uomo/la donna non sono esseri perfetti. E soprattutto perché poi non basta l’impegno di una persona sola per tentare di avvicinarsi a questo fine, bisogna essere in due (o più per le famiglie allargate, insomma tutti quelli coinvolti). Basta solo uno che rema contro e tutto naufraga,

  6. La Famiglia è davvero la base, il fondamento, la fucina dell’individuo e di conseguenza della società, e merita un posto tra le priorità assoluto sulle quali investire di più, molto di più. A livello economico, sociale, culturale, etico, reale. Non solo nelle parole demagogiche da campagna elettorale..

Rispondi