I bambini stanno bene se sanno allacciarsi le scarpe. Se riescono a dormire nel loro letto, riuscendo ad affrontare il buio.

Se assaggiano i cibi che non conoscono, e permettono “all’altro” di entrare.

Se possono litigare e fare pace, e litigare ancora, senza che gli adulti si mettano in mezzo.

I bambini stanno bene se i grandi si prendono degli spazi, e non glieli impongono.

Se siamo uomini e donne, prima che padri e madri.

Stanno bene se si sentono contenuti, se le decisioni le prendono gli adulti, e non gli affidano la loro vita.

Se possono essere liberi dentro a confini solidi.

Quando non gli diciamo che il lupo cattivo se li porta via se si comportano male. E possono credere a Babbo Natale finché ne hanno voglia.

Stanno bene se possono sporcarsi dalla testa ai piedi.

Se imparano che nella vita gli errori sono necessari, e non ci frantumano, casomai il contrario.

Che la competizione non è un valore aggiunto.

Stanno bene se parliamo con loro e li trattiamo da bambini quali sono, ma non troppo. A volte, dobbiamo alzare il tiro e altre abbassarlo.

Stanno bene se non sono tutto per noi. E noi, per farli crescere, dobbiamo essere un po’ meno per loro.

Stare ai margini, per concedere ad altri di entrare.

I bambini stanno bene se non li giustifichiamo in continuazione, spiegandogli la differenza tra bene e male, tra poter essere e apparire.

Stanno bene se non gli raccontiamo bugie, ma accettiamo che loro lo facciano, è il modo che hanno per separarsi da noi, e metterci alla prova.

Stanno bene quando gli parliamo della vita, dei giorni che passano, dei nonni  che invecchiano, e del futuro che esiste.

Stanno bene se nella loro vita non cerchiamo la nostra.

Quando li prendiamo per mano e ogni tanto allentiamo la presa, ma teniamo lo sguardo lungo.

I bambini stanno bene se la mamma e il papà si baciano e si abbracciano, e si ricordano come si fa l’amore.

Baci e tenerezze da vedere, parole dolci da sentire.

Quando non ci preoccupiamo del tempo in cui stiamo con loro, ma usiamo quel tempo per starci bene. E magari non fare niente.

I bambini stanno bene, se glielo permettiamo. E solo se noi stiamo bene. Ma questo lo sappiamo già.

Penny

Ps: I bambini sono cresciuti. E stanno bene. Che sia da sprono a chi pensa di non farcela. Dite sempre la verità, anche sui sentimenti. Raccontare la fragilità aiuta. Abbiamo passato momenti difficili, vero, ma loro quattro ne hanno fatto esperienza, ed ora è un bagaglio prezioso, ieri sera però eravamo a cena e ricordavano la loro infanzia. E c’era tutto. E ci hanno salvato tutti, o quasi. E ridevano a crepapelle. Ed era bello. Il dolore si supera dentro alla verità.

Vi abbraccio.

42 comments on “I bambini stanno bene.”

  1. Quanta verità nelle tue parole! I bambini stanno bene se sono semplicemente amati per quel che sono, non per quello che è nel nostro immaginario. Buona domenica Penny, sei un raggio di sole…

    • A volte, Angela, li vogliamo a nostra immagine e somiglianza. Dovremmo cercare ciò che desiderano, anche se è una strada più difficile…ANCHE LE TUE PAROLE, UN RAGGIO DI SOLE PER ME IN QUESTA DOMENICA PIOVOSA.
      Ti stringo. Penny

  2. Grazie. Perché da queste tue parole traspare quanto tu sia accorata, e quanta sofferenza ci sia dietro questo voler difendere i bambini. Perché solo le persone ferite sanno trovare un modo per affrontare le ferite degli altri. <3

  3. Le tue parole fanno vibrare corde diverse a ognuno di noi, io per esempio sono sensibile alle frasi “la competizione non è un valore aggiunto” e “stanno bene se nella loro vita non cerchiamo la nostra”; per (non) mettere in pratica queste due cose bisogna diventare adulti consapevoli; ecco, il mio faro è la consapevolezza, nel bene e nel male.
    Grazie per la riflessione!
    B.

    • A volte, quando parlo con i genitori sento che riconoscono i propri figli solo attraverso il paragone con gli altri. Spingerli in quella direzione è come buttarli sul fuoco e farli diventare adolescenti frustrati. Penso che ogni bambino abbia un percorso a sé, la sfida non è vincere contro gli altri. Ma dare valore a ciò che si è e, come dici tu, essere futuri uomini consapevoli. Almeno, io la penso così. Strade difficili da percorrere in una società che ci riconosce solo attraverso i “successi”. Ti abbraccio Barbara e grazie di aver scritto. Le vostre riflessioni mi servono tanto. Penny

  4. Buongiorno Penny. In quello che scrivi, non c’è una parola fuori posto. Amo quello che pensi, e come lo esprimi. Grazie, davvero. un abbraccio

  5. Belli e utili i tuoi spunti di riflessione. I bambini e la loro felicità li diamo spesso per scontati e assodati. Sono invece un dono fatto al mondo, che non ci appartiene. Tutte cose che come hai detto sappiamo già ma viverle tutte insieme, sembra sempre troppo arduo. Un caloroso saluto.

    • Le chiamerei sfide, andare controcorrente, domandarci sempre cosa desideriamo per loro. A mio avviso la risposta è solo una. Me lo prendo tutto, il caloroso saluto. Penny

  6. …i bambini stanno bene quando….i loro genitori sanno di non essere genitori perfetti,da manuale,ma fanno del loro meglio nel nome dell’amore che han per loro…

    • Se riusciamo a non aspettarci la perfezione da noi stessi, loro si vorranno più bene, impareranno ad accettare le loro mancanze e saranno più felici. Buona giornata Rosa.
      Penny

    • Mah…cerco di guardarli come loro vorrebbero essere guardati. Credo. Grazie per avermi scritto, è importante per me. Penny

  7. Carissima Penny, sono Davide un collega uomo… le tue parole sono davvero molto dense di significati e riflessioni… pensavo di condividerle con i genitori dei mei alunni domani in assemblea …posso? Mi servono come spunto per alcune riflessioni …ciao e complimenti !

    • Spero ti sia arrivata in tempo la mia risposta, l’ho scritta dal cellulare, ma non so. NON POSSO CHE ESSERNE CONTENTA. Fammi sapere come è andata. A presto Penny.

  8. Sì può dar loro tutto questo anche essendo single? Belle parole e per metterle in pratica bisognerebbe leggerle ogni mattina. Grazie

    • Ti dico solo una cosa che mi è stata detta ad un corso da un professore illuminato. Basta un “contenitore” buono nella vita. Uno solo. Quindi sì.
      PS anche io dovrei leggerle ogni mattina…Penny

  9. “I bambini stanno bene, se glielo permettiamo. E solo se noi stiamo bene.” Lo trovo uno dei capisaldi, le fondamenta della genitorialità responsabile.

  10. Ciao Penny, sono una tua nuovissima follower alla prima lettura! Ti ho trovata per caso tornando su questo Blog sul quale non scrivo ma attraverso il quale seguo Iraida che mi piace molto.
    Grazie per le tue bellissime parole. Mi sono permessa di condividerle su una pagina Facebook (ilfilorosso) dove scrivo insieme a due amiche-colleghe Alessandra e Paola. Spero che i genitori che ci seguono (siamo all’inizio …) le leggano perché è proprio come hai scritto tu. Ancora grazie.

  11. I bambini non sono polli da batteria. Ogni bimbo sta bene cresciuto con amore dai propri genitori. Noi genitori facciamo tanti errori, non c’è un modo giusto o sbagliato di esserlo. Scendiamo dal pulpito ogni tanto.

    • Buongiorno, non capisco il tono del suo “Sentire”. Sono d’accordo con lei. Non c’è un modo giusto di essere genitore e ogni bambino sta bene quando è cresciuto con amore. Nessuno penso dica il contrario. Nessuno è sul pulpito, credo, se non chi ha la certezza del suo agire. Io no. Non so lei. Grazie mille. Penny

  12. Ho visto prima l’immagine che mi ha colpito perché ho visto qualcosa che mi riguarda. Ho poi letto d’un fiato. Poi sul finale ho pianto. I bambini sono felici se lo siamo noi. E così mi chiedo…e se la mia felicità potesse ferirli? Poi entro nel tuo blog, leggo la tua biografia e vedo che sei separata. Ecco la risposta che cercavo. Un abbraccio.

    • Cara Antonella sono separatissima e ancora in crisi. Sempre piena di dubbi nei confronti delle mie figlie. Solo su una cosa credo di non sbagliarmi: i bambini stanno bene dove noi stiamo bene. Possiamo raccontarci storie ma è così. Quindi ti auguro di inseguire la tua felicità, ovunque sia. Penny

Rispondi