Durante l’infanzia pensiamo che i nostri genitori siano degli esseri invincibili. Ci sembrano capaci e buoni. I più buoni del mondo. Ci rassicurano, ci curano quando abbiamo la febbre, ci fanno sentire al sicuro, sconfiggono la morte.

Li amiamo di un amore commovente.

Quando iniziamo a crescere prendiamo le distanze. I genitori diventano i primi oggetti delle nostre lamentale. Perdono la loro unicità. Scopriamo che hanno dei difetti, che non sempre sono buoni.

Capita che, a volte, ci ricattino e non sempre ci facciano sentire adeguati.

Capita che ci feriscano.

Può essere che ci voglia tempo prima che riusciamo a capire il senso dell’essere genitori. E che passi una vita prima che riusciamo ad accogliere la fragilità che ci vede tutti coinvolti in questo ruolo arduo e complicato.

Siamo incerti e vulnerabili come figli e come genitori, individui mossi dalla paura di non fare la cosa giusta, ci giostriamo dentro ad acrobazie emotive che spesso ci fanno vacillare.

E, allora, succede che solo quando i nostri genitori arrivano alla fine della loro strada riusciamo a capire.

Capiamo che sono fallibili, che possiamo amarli di nuovo di un amore commovente e non ritenerli responsabili in eterno delle nostre mancanze.

E, soprattutto, ci diamo la possibilità di assolverci come genitori.

Magari non sempre facciamo la cosa giusta, e deludiamo chi ci sta vicino.

Puó succedere quando si ama. Di un amore che non é perfetto. Come é imperfetta la vita nel suo divenire. 

4 comments on “Genitori. Quegli esseri fallibili.”

  1. “E, soprattutto, ci diamo la possibilità di assolverci come genitori.”
    È questa la frase che più mi ha colpito: ci possiamo assolvere. Non che qualcuno ci assolve. Possiamo farlo noi, noi stessi, che è la cosa più difficile.
    Eppure…a pensare che i miei figli da adulti potrebbero avere un rapporto con me come io ce l’ho ora con i miei genitori, mi si spezzerebbe il cuore. Se filtrassero anche loro le cose che mi racconteranno con il criterio di tenermi in una situazione di serenità e di non litigio. Se non mi farebbero partecipare alla loro vita e le loro preoccupazioni…sarebbe duro, molto duro. Meglio non pensarci. Che dilemma.

    • Ciao Eva, lo sai che i figli ci superano? Solitamente riescono ad essere migliore di noi, come forse lo siamo stati noi dei nostri genitori. Comunque non serve preoccuparsi troppo, bisogna avere fiducia nei nostri ragazzi, non credi? Ti abbraccio Penny

  2. Come assolverci? Credo di potermi assolvere come genitore quando so di aver fatto tutta la mia parte con Amore, gli errori fanno parte della vita. Se si sbaglia senza dolo i figli lo avvertono e ci assolvono ed allora noi cosa aspettiamo?

    • Come assolverci? Forse pensando di non essere onnipotenti. Io mi sento sempre in colpa…e penso di non fare mai abbastanza, ma credo che imparare a voler bene sia anche questo: amare le mancanze, loro le mie ed io le loro. Penny

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