Non dobbiamo piacere ai nostri figli, men che meno essere i loro amici. Dovremmo essere genitori, il che non comprende grandi discorsi, ma occuparci della nostra felicità, prima che della loro.

Qualcuno storcerà il naso e penserà che non sia possibile. I figli sono tutto, e io sono una madre egoista.

Lo sono, nella misura in cui la mia felicità ha un peso sulla loro vita.

Così come ogni tanto non le sopporto e quando mi baciano in maniera insistente le spingo un po’ più in là. Lo sono, quando decido all’ultimo minuto di fermarmi con un’amica per cena, le chiamo e dico: “Cercate qualcosa in frigo”.

Lo sono quando fuggo per qualche giorno e non rispondo alle mille telefonate. Quando non le vado a prendere perché sono stanca.

Quando non racconto fino in fondo la verità perché so che non la potrebbero capire. Quando sto male e esce il peggio di me.

Quando non sono simpatica e non lo sono nemmeno loro, così finisce che ci parliamo male.

Quando mi annoio ad andare in giro per negozi. A volte lo faccio, a volte mi rifiuto.

Quando le guardo, e non mi piacciano.

Quando mi dimentico di far loro la ricarica, comprare il deodorante, il quaderno a righe.

Penso a me, prima che a loro. Capita.

E capita che le mie figlie mi stiano strette.

Sono una madre cattiva? O mi concedo i pensieri negativi che esistono dentro di me?

Certo, a volte mi sento una cattiva madre, a volte, il peggio del peggio. Mi sforzo di essere migliore. Ci provo continuamente.

Eppure le mie figlie non sono tutto il mio mondo. Non si meritano questo carico.

Sono una delle cose più belle che mi sia capitata, ma per essere una buona madre credo di dover voler bene anche all’altra parte, quella cattiva, che esiste, con cui devo fare i conti.

Che salva la donna in cerca della propria felicità.

La speranza è che anche loro imparino ad essere felici al di là dei figli che avranno, se li avranno.

Sono una cattiva madre? Forse.

Ma ho la sensazione, senza appoggio di teorie, che solo amando le parti buie di noi stesse riusciamo a spingerci oltre e, a essere migliori.

Ma siccome non sono un profeta è possibile che mi sbagli. A noi madri cattive, per fortuna, l’errore è concesso. Almeno quello.

Penny

20 comments on “Confessioni di una cattiva madre.”

  1. Applauso alla sincerità, essere genitori non significa annullarsi per i figli, della nostra serenità ne giovano anche loro. Chi afferma il contrario mente.
    Siamo persone con delle esigenze!

    • Sul mentire sono d’accordo con te. Chi non si concede poi sbotta. Prima o poi. Io resisto e se posso scappo. Un abbraccio Penny

  2. Non siamo cattive madri.. Siamo donne e siamo madri. Entrambe le cose, ma se la donna non ha la sua serenità, la madre non è una buona madre. Forza Penny sono con te!

    • Ecco, perché a volte mi sento una pessssssssima madre. Con tante ssss.Che fachita, diceva mia figlia da piccola per dire fatica. É davvero una fachita!
      Penny

  3. la tua sensazione, senza appoggio di teorie, è anche la mia. Hai il mio appoggio, non siamo cattive madri, siamo madri che cercano di vivere la felicità per trasmetterla. Io sono convinta che solo così alla fine cresceremo figli felici e capaci di cogliere la felicità. In bocca al lupo a noi!

  4. Sottoscrivo ogni singola parola. Non possiamo dare agli altri ciò che non abbiamo. Non possiamo amare se non ci amiamo noi stessi. Non possiamo aiutare le altre persone ad essere felici se non siamo felici noi stessi. Salutoni e bacioni 🙂 E grazie di tutto!

    • Ho letto il tuo post sull’egoismo, quello sano. Mi sa che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Buona serata. A presto Penny

  5. Splendida riflessione.
    Le cattive mamme sono quelle che si credono perfette,
    che non sbagliano mai.
    Quelle che hai figli dicono di tutto e di piu’ tranne quello di cui i figli hanno bisogno.
    Quelle che non amano nulla se non le proprie convinzioni.
    Quelle che fanno i figli per dovere.
    Tutte le altre sono MAMME.

  6. Ma quanti anni hanno le tue figlie? Perchè quello che scrivi potrebbe essere, in parte, condiviso, ma dipende dall’età dei figli … Se hanno meno di 15 anni è un conto, se ne hanno di più, un altro.

  7. Non so…condivido quasi tutto…ma forse il fatto che per non annullarsi per i figli si sia una cattiva madre inizia a starmi un po’ stretto…sono 1) una persona con le sue esigenze …che tutto sia detto di passo, sono già state messe al 2,3 o 4 posto nel ranking familiare…ma nessuno definisce mio marito un cattivo padre se si rifiuta di portare il bambino al parco o a un compleanno perché è noiosissimo…quindi si! Sono d’accordo con te…ma in più non credo che la mia parte solo MIA , sia il lato oscuro, è la parte che mi da la carica per essere la buona madre che sono! Ole!?

    • Sono d’accordo con te. Non esiste un modo per essere madri. Ognuno trova la sua strada, i suoi compromessi, ciò che desidera. Era questo che volevo dire, non esiste un decalogo. Io vorrei sentirmi non proprio pessima anche quando non corrispondo in tutto e per tutto a ciò che si pensa debba essere una madre. Così come rispetto chi desidera fare diversamente…Quindi olè! Teniamo strette le parti che riteniamo nostre e mandiamo a spigolare chi ci vuole diverse. Un GRANDE ABBRACCIO Mara.

  8. consiglio a tutti coloro che sono interessati all’argomento un libro che si chiama il metodo mamam . parla di una mamma giornalista americana che si trasferisce a parigi e rimane stupita dalle mamme francesi che “non si anniantano ” per i figli. molto interessante e trovo che tutto quello che scriva sia verissimo !

    • Grazie cara Elisa per il suggerimento molto apprezzato. Le letture ci rendono migliori. Un caro saluto Penny

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