Anita ha 32 anni, è una bella ragazza anche se lei non si piace. Da un anno ha un lavoro fisso in uno studio di avvocati. Aspetta l’amore della sua vita. Qualcuno che la consoli, sappia farle promesse. A cui può offrire tutta se stessa. Così le è stato insegnato.

Lo trova, si chiama Lorenzo. Alto e moro, è un tecnico informatico, si conoscono tramite amici. Lui la corteggia con dedizione e le dice che è bella, anzi bellissima.  I suoi occhi si illuminano ogni volta che la guarda.

Ad Anita piacciono le sue spalle grandi, e i suoi modi le danno sicurezza. Quella di cui ha bisogno per sentirsi bene.

Anita è al settimo cielo. Era proprio lui quello che aspettava. Finalmente ha coronato un sogno. E quando camminano mano nella mano nel centro della loro città, quasi pensa di non meritarlo.

Passano i mesi. L’immagine di Anita allo specchio non cambia, non si piace. Ma ha Lorenzo.

Lorenzo la protegge, parla di matrimonio e di figli.

Anita si immagina mentre percorre la natava, immagina sua madre e suo padre in prima fila. Allora sì che saranno orgogliosi di lei.

Immagina gli altri, i parenti, gli amici. Vicino a Lorenzo sarà bellissima.

Si trovano una casa vicino ai genitori di lui, quando avranno un figlio così sarà tutto più semplice. Organizzano il matrimonio, non badano a spese. D’altronde è il giorno più bello della vita. Anche questo glielo hanno detto da quando è bambina.

La storia di Anita e Lorenzo può finire in tanti modi. Non ce n’é uno giusto. C’é la storia.

Saranno felici, se sono fortunati. Incastrando le mancanze o trovando accordi e compromessi, crescendo insieme.

Crederanno di essere felici. Faranno finta. E continueranno a stare insieme.

Decideranno di separarsi. Anita, a un certo punto, capisce che cercava in lui qualcosa che doveva trovare in se stessa. Forse un bisogno di approvazione, forse rispondere alle aspettative altrui, forse risolvere la sua anima incerta. Lorenzo voleva proteggerla e non era suo compito.

Dobbiamo saperlo che abbiamo infinite possibilità e non farcene un cruccio se le cose non vanno. Dobbiamo saperlo se e cosa cerchiamo.

E possiamo scegliere. Anche tardi, quando è il tempo giusto.

Emanciparsi vuol dire questo: scegliere. Nient’altro.

Fatelo. E, qualsiasi cosa siate, scegliete. Magari i passi saranno incerti, magari dovrete tornare indietro o ripercorrere strade già battute, ma non fatevi trascinare dalla corrente.

Siate ciò che desiderate e non abbiate paura. Il resto viene da sé. Quel resto che ci rende felici.

Penny

 

 

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