Noi madri perdiamo la strada, a volte, come voi. E non sappiamo più tornare indietro. Per questo vi leggiamo le storie quando siete piccoli.

Ci confondiamo, perdiamo l’orientamento e non sappiamo più dove siamo. Incerte della nostra vita da sempre. E le poche volte che ci siamo sentite al sicuro, abbiamo sbagliato.

Ci perdiamo tutte le volte che diamo più valore al pensiero degli altri che al nostro. Tutte le volte che rinunciamo alla felicità in nome delle consuetudini. Non lo fate mai. Credete in ciò che siete.

Ci perdiamo quando urliamo, non abbiamo orecchie per ascoltare e non troviamo le parole per spiegarvi.

Quando non ci fermiamo, e rincorriamo un amore per la paura di rimanere sole.

Quando non troviamo più progetti che ci spingono avanti e ci diciamo che va bene così.

Quando abbiamo detto dei sì e avremmo voluto dire dei grandi no.

Ci perdiamo quando ci confondiamo con gli altri e non difendiamo il nostro pensiero. Quando vogliamo che le vostre vite siano le nostre. E abbiamo paura per voi.

Quando ci guardiamo allo specchio e ci attacchiamo ai dettagli. Senza scorgere il resto.

La strada, una forse. Mille, tante. Vogliamo che lo sappiate.

L’esistenza è un incanto, ma ci si perde. Non abbiate paura se succede.

Ecco, vorremmo che per voi ci fossero infinite strade da percorrere;  e se vi sbagliate, cercate di avere la forza di tornare indietro. Nessuna vergogna.

Che nessun percorso sia certo, ma sia il vostro.

Vogliamo solo essere per voi il luogo degli affetti, dove alla fine si vuole sempre tornare. Il luogo del calore ma anche lo slancio verso il mondo, la casa di tutti.

Ricordate: ovunque il vostro percorso vi porti, non abbiate paura, la vostra casa è dentro al vostro cuore. É lì che risiede. Se lo ascoltate non potete sbagliare.

Siamo tante cose noi madri. Urliamo, entriamo in panico, ci arrovelliamo. Ma siamo anche i baci che ci date, i silenzi che opponete, i mille perché, il vostro eterno disordine, la voglia di far bene, la tenerezza dei vostri primi passi, la pigrizia dell’adolescenza. L’indolenza e il perdono. Siamo i pianti che restano. Il dolore procurato. La paura di non piacere. L’amore che ci offrite. Nonostante tutto.

Sappiamo con certezza che siete arrivati da noi, e da noi partirete.

Conosciamo tante cose di voi, alcune non le sapremo mai. In fondo, va bene così. Siete mistero.

Sapete, non c’è giorno in cui il vostro pensiero non ci raggiunga almeno un attimo. Ovunque voi siate.

Siete nei sogni sognati. Nel giungere della sera.

Volevamo dirvi che non sempre ci perdiamo. Ad esempio, nei vostri occhi ci ritroviamo sempre.

Siete casa. Un posto dove tornare. Che risiede nel cuore di chi vi ama. Il nostro.

Penny

 

6 comments on “Le madri. La strada che si perde. Il cuore che risiede.”

  1. Ciao Penny,
    t leggo già da un po’ e…quante verità, quanta dolcezza e quante in..certezze metti davanti ai nostri occhi di lettrici e lettori con il tuo modo vero di raccontarci il tuo mondo. D’altra parte è anche il nostro, solo che tu riesci a scriverlo e ad arrivarci dentro come un pugno nello stomaco o come una carezza sul viso. Mi fai guardare dentro…
    Grazie anche io a volte mi perdo!

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