All’improvviso non esiste.

Solo la morte è irreversibile. Quella spesso capita all’improvviso, e quando ci sbatte in faccia la finitudine non siamo mai abbastanza preparati.

C’è una frase che mi gira in testa da un paio di giorni. Ho letto da qualche parte che ogni persona ha la vita sentimentale che vuole.
E se fosse davvero così? Se ogni storia fosse scelta e non subita? Se le nostre azioni fossero il risultato di ciò di cui abbiamo bisogno in quel momento?

Io un po’ ci credo. Credo che nulla, appunto, capiti a caso.

Quando le cose non funzionano siamo sempre pronti a dare la colpa: l’altro, la sfiga, il destino.

Vale anche per me. Prima del mio matrimonio ho avuto un rapporto molto lungo. Lui mi ha tradito per parecchi mesi. Ho sofferto. Ci sono stata male come un cane e poi ho chiuso quella storia. Ho capito che se non l’avesse fatto, se non mi avesse tradito, non saremmo mai riusciti a lasciarci. Ci volevamo bene, come fratello e sorella e non eravamo capaci di staccarci. Quella è la strada che lui ha trovato.

Una storia finita. Un lavoro che non ci piace. Anche gli uomini o le donne che chiamiamo sbagliati, alla fine non lo sono.

Un motivo per cui li scegliamo c’è sempre. È come se, in un certo senso, avessimo bisogno di percorrere quella strada.

Quando penso al mio matrimonio e alla sua evoluzione non posso che pensare alla scelta.

C’ero io lì dentro, nessun altro. Non ci sono finita a caso, è mia la responsabilità. Nessuno mi ha obbligato ad amare mio marito, a scegliere di sposarlo. E so che, nonostante la sofferenza, nonostante, a volte, mi chieda il perchè, io l’ho amato e dovevo passare di lì.

Tutte le scelte che prendiamo ci portano ad altre scelte. Alcune determineranno la nostra vita per sempre.

Ma perchè prendiamo una direzione invece di un’altra? Perché di fronte a un bivio svoltiamo a sinistra invece che a destra o viceversa?

Si può scegliere l’uomo sbagliato? La vita sbagliata? Non credo.

Possiamo raccontarcelo per stare meglio. Forse, ma quel meglio ha vita breve.

Ogni strada intrapresa ha un senso, risponde a un bisogno, anche se non ci sembra così.

Come a dire: nulla, alla fine, è da buttare via e, a volte, quelle che consideriamo scelte sbagliate, ci servono per arrivare a quelle giuste.

Che poi sono giuste per noi. Questo è importante.

Un guru dice che dietro ai progetti più belli spesso ci sono i fallimenti più grandi. Io penso sia proprio così.

Tutte le volte che mi è capitato qualcosa di terribile, alla fine, ha avuto conseguenze positive sulla mia vita. E quei cambiamenti forzati sono stati un rinnovamento.

Se non scegliamo e ce ne restiamo seduti, in attesa che qualcuno lo faccia al nostro posto, la vita ci scorrerà accanto. Ma se scegliamo, siamo esattamente dove dovremmo essere. Anche se in quel momento non ci sembra. Anche se è un momento di buio.

L’esistenza non è governata da quel che ci succede, ma da quello che scegliamo di fare di ció che ci capita. Forse è questa la differenza nel leggere la nostra storia.

Possiamo scegliere se subire gli eventi o decidere di farne qualcosa. Quindi in qualsiasi momento della nostra vita siamo, in qualsiasi decisione, problema, dovremmo guardare le cose che ci succedono con benevolenza, anche se è difficile. 

Farlo per noi, per la storia che stiamo attraversando. Per quel progetto laggiù che non vediamo ancora ma che ci sta aspettando. Aspetta proprio noi e necessita di quella strada, la nostra, qualunque essa sia.

Salite e tornanti compresi.

Penny

10 comments on “Se all’improvviso non esiste.”

  1. “Nello scorrere della nostra esistenza non sono certamente assenti periodi faticosi e duri in cui le cose non sembrano “veleggiare” per il meglio, in cui sembra che il vento della vita ci sia decisamente contrario. In questi momenti o ci mettiamo a lottare contro queste difficoltà, spesso accumulando rabbie, rancori e risentimenti, o le trasformiamo in occasioni di crescita e di pausa, in cui fermarci per riflettere e riprendere le redini della nostra esistenza, per ritornare a ciò che è essenziale.”

    http://www.legirasole.it/letture/il-vento-contro

    Con un caro simpatico abbraccio.

    Fausto

  2. Concordo cara Penny, nulla capita per caso. E aggiungo che qualcuno ci insegna anche che non ci arriva nulla di più di ciò che siamo in grado di sopportare. Per imparare sempre qualcosa.
    Un abbraccio

  3. Non sai quanto sono d’accordo. E’ tutto così vero che vale addirittura anche per le malattie e le difficoltà.. E mi piace la presa di responsabilità di cui parli.
    Buon fine settimana

  4. Verissimo, bisogna scegliere anche se quello che ci blocca è la pura e non si riesce mai ad essere così razionali in quei momenti.

    • Ho sempre pensato che un po’ di paura faccia bene fino a quando non paralizza, allora può essere davvero dannosa. Sono sempre stata un’emotiva, lavoro d’impulso, poco razionale, ma in fondo, ciò che è il mio maggior difetto spesso si è rivelato la mia salvezza. Grazie Penny

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