La domenica è inquietudine. E fuori piove.

Da piccola pensavo che il giorno dopo ci sarebbe stata scuola e la festa era già intaccata da quel pensiero.

Dalle mie finestre vedo gli alberi gialli e il mare. Il grigio irrompe.

Le girls dormono e io non sto proprio bene, forse è stato il vino di ieri sera, forse sono i pensieri.

Non essere mai come si vorrebbe, come gli altri (le persone che mi vogliono bene) mi chiedono.

Ho messo la musica. Inquieta pure lei. Ho acceso due candele. Come fosse già sera.

Credo starò qui. A fermare il tempo. Chiusa.

Che a volte c’è bisogno di farlo, chiudersi e lasciare il mondo fuori, quando non sai bene che succede.

Inutile scappare. Chiudersi per aprirsi, mi verrebbe da dire.

Piedi scalzi sulle cementine, a sentire il freddo nel corpo. Quel freddo che fa sentire vivi.

Oggi lasciatemi qui. Nella solitudine che si fa sentire.

Che serve.

Domani torno, però.

Penny

 

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