C’erano una volta, un uomo, una donna, un progetto.
Un amore.
Poi un figlio. Un altro.
Una casa nuova.
Una mattina persa. E anche un giorno.
Un anno e di più.
Mobili nuovi.
Una macchina più grande.
I ricordi chiusi a chiave in cantina.
Lei aspettava che l’amore tornasse.
E ogni sera, prima di andare a dormire, sfogliava i ricordi nella speranza di ritrovarli.
Ma loro non tornavano.
Così lei si sentiva sbagliata.
Una mattina provò a parlarne all’uomo.
Lui sorrise, “Devi continuare a sfogliare. Torneranno”.
Così lei continuò.
Poi né parlo a un’amica. Ma lei spalancò gli occhi, le mise una mano sulla spalla e le disse: “Cara mia cosa credevi?”

Tornò a casa.
Una casa che le sembrava sempre più piccola. Continuò a sfogliare i suoi ricordi.
Ma l’amore non ne voleva sapere di tornare. Invece la solitudine sì, lei tornava ogni sera. E le si coricava accanto.
“Non so più dove sia l’amore”, disse una volta all’uomo.
“Resta. Fallo per me”. Implorò lui.
“Fallo per i bambini.
Fallo per i nostri genitori.
Non pensi a loro?
Non pensi a noi?
I nostri figli saranno più poveri e infelici.
E la gente? Cosa dirà la gente?
Che ne sarà della nostra famiglia felice?”
Lui le promise: le cose cambieranno.
Lei restò.
Pensò a tutti.
Ai genitori.
A lui.
Ai bambini.
Alla gente.
Sorrideva. E faceva cose.
Le luci della festa.
I regali sotto l’albero.
La cena di Natale.
Tutto rimase uguale.
Lui.
I bimbi.
I genitori.
La sua famiglia felice.

Ogni sera la donna andava in cantina, prendeva i ricordi e li sfogliava.
Li sfogliava fino all’ultima pagina.
Con determinazione.
Cercava.
Il giorno del matrimonio.
La nascita dei figli.
I compleanni.
L’estate dai suoceri, al mare.
La settimana bianca con gli amici.

Li accarezzava con le dita.
Erano belle foto. Tutti sorridevano.
Erano davvero una famiglia felice, pensava tra sé.

La donna chiudeva i ricordi.
Spegnava la luce e si addormentava.
L’amore non sarebbe tornato.
Ormai lo sapeva.

Aveva fatto il bene di tutti però.
Dell’uomo.
Della madre. Del padre. Dei suoceri.
Dei figli.
Della gente.

Tranne il suo.

Fate il vostro bene. Non abbiate paura. Prima che la vita scappi. Prima che sia tardi. Prima di un altro Natale. Di un nuovo inverno.
Prendetevi cura di voi.
Qualunque desiderio abbiate. 
Fatelo per voi.
Se le persone vi vogliono bene, capiranno.
Altrimenti avrete perso qualcosa, ma ritrovato molto di più: quella famiglia felice che risiede nel vostro essere, innanzitutto. La vita, soprattutto.

Penny

#ilmatrimoniodimiasorella

22 comments on “My happy family”

  1. Non ci conosciamo eppure leggere le tue pagine mi fa sembrare di confrontarmi con una amica. A volte i tuoi pensieri mi aiutano, a volte mi commuovono, a volte mi consolano… siamo quasi coetanee molto lontane, geograficamente parlando, ma spesso leggerti mi avvicina molto a te. Grazie e buon Natale a te Penny. Di cuore

    • Mi piacerebbe sapere dove vivi…così, per collocarti. Spesso immagino voci. E la scrittura non sempre mi basta, ma questa vicinanza mi colma il cuore. Con affetto Penny

    • Buon giorno, e auguri di buon anno. Mi sono commosso a leggere queste parole. Mi e` sembrato di rivedere mia moglie. Sono stato sposato per quasi 24 anni con l`unica donna della mia vita. Ci siamo sposati molto giovani e abbiamo avuto tre splendidi figli e abbiamo affrontato mille difficolta`. Poi 4 anni fa, raggiunta la tranquillita` economica ho avuto un crollo psicofisico. Reagii nel modo sbagliato allontanandomi emotivamente (e anche sessualmente) da lei. La feci soffrire molto, fino all`ultima mia cattiveria. Ero stato sempre fedele, ma, in preda a un delirio di narcisismo iniziai a chattare con una donna. Fu la goccia e lei lo scoprii. A giugno mi ha cacciato di casa e ha chiesto la separazione. Quanto sono stato idiota….io la amo. Il tempo non cura le ferite, almeno per me! la amo con tutto me stesso, ma la mia cattiveria ed il mio egocentrismo me l`hanno fatta perdere per sempre.
      scusate lo sfogo

      • Caro Francesco, grazie per avermi raccontato la sua storia. A mio avviso, è troppo duro con se stesso. Le cose succedono in due. Anche i “tradimenti”. Lei ha cercato qualcosa che mancava. Ha sbagliato, poteva parlarne, capire come risolvere quell’abitudine che divora, ma questo basta per mandare all’aria un matrimonio e farlo per sempre? O c’è qualcosa che davvero non andava?
        Non so. Non conoscendo a fondo non so darmi troppe risposte. Faccio solo domande nella speranza che l’aiutino a non sentirsi “cattivo ed egocentrico”. Magari lo è stato in quel momento ma noi siamo tante cose e sbagliamo.
        Se davcero ci tiene a lei la corteggi. Ci riprovi finchè non si stanca, e poi, se non va ( e qui vuol dire che avevate altri problemi), metta la parola fine e ricominci da se stesso. Non è mai troppo tardi.
        Ps buon anno anche a lei.
        Torni e mi faccia sapere. Penny

      • Ci sto provando a corteggiarla, anche se è difficile dopo il male che le ho fatto e non solo per il tradimento virtuale, ma per l’abbandono che le ho fatto vivere in quel periodo. Dio quanto la amo!
        Buon 2018 e scusate ancora lo sfogo. Volevo portare la mia testimonianza a beneficio di tutti gli uomini che trascurano le meravigliose creature che la sorte, o Dio, ha messo loro vicino.

  2. Domani sera la mia principessa festeggierà il Natale con suo padre ma il 25 mattina arriverà ad aprire i suoi regali a casa nostra in quella che lei chiama il nostro nudo d’amore. La sua mamma sarà lì ad aspettarla.
    Buon Natale Penny a te e alle tue girls

    • No, nudo d’amore? Davvero lo chiama così? Meraviglioso. Se sei riuscita a creare un nido e a farlo d’amore, beh, sei stata davvero brava. Aspettando i nostri figli, impariamo a vivere. Un abbraccio grande. Penny

  3. E poi chissà perché é proprio sotto le Feste che il malessere si acuisce, é il momento in cui non riusciamo più a mentire a noi stesse e a mia opinione é davvero un grandissimo regalo. Un bacio cara e Buone Feste!

  4. Cara Penny, leggere la tua voce schietta, vera e umana è un conforto per l’ anima e forse non sei consapevole del bene che spendi con la tua verità. Ti voglio bene e ti auguro ogni bene, e alle girls.

    • Mi hai commossa. Sai, quel conforto di cui tu parli, lo avrei voluto per me…tanto tempo fa e ora sono felice. Per noi. Per questo posto. Buon Natale allora. Torna Penny

  5. Già, è stato quasi tutto così, ed è giusto che dopo si arrivi a pensare a se stesse, per non morire in vita. Solo che io non gliel’ho detto, non l’ho avvertito. Era così tremenda la verità, faceva così paura, che me la sono tenuta dentro. E quando ha preteso di essere considerata, è stata una bomba dentro, più che fuori. Ho fatto quel che bisognava fare, sono libera e sola, ora, e il mondo mi guarda come una pazza che non aveva motivo. Ma io lo so, l’amore non c’era più, e io non so fare calcoli e strategie. La vita non è un calcolo, il matrimonio non può vivere di strategie, per me.
    Penny ti abbraccio forte e ti ringrazio di scrivere per me, per noi.

    • Cara Simona, a vivere da pazze, a volte si vive. E l’esistenza è preziosa per essere sprecata. Ognuno di noi fa quel che può. Quel che sa e come riesce. Il tuo commento mi ha commosso. Ti abbraccio tanto. Grazie di avermi scritto. Di esserci. Buon Natale.

  6. Ecco perché per la prima volta in 11 anni di separazione non faremo Natale tutti insieme. Scelgo il mio bene e mio figlio capisce. Il resto non conta.

  7. Io lo amo e lui mi ama ma non ho scelta…
    Sto soffrendo da matti ma lui sta male e non lo accetta. Troppe cose senza senso e troppe bugie per coprire poi cosa? Non ci sono altre donne ma perché continuare a mentire? Non ha mai pagato bollette o condominio , scopro ora che non ha pagato assicurazione della macchina o debiti che pensavo estinti . Se chiedo spiegazioni urla e mi insulta.
    Sono senza soldi e sommersa di debiti con due figli . Lo amo però, Non ho mai smesso di amarlo.

    • Cara D. mi verrebbe da chiederti cosa ami di lui? Ti urla e insulta. Fa debiti. Con due figli. Nella mia domanda non c’è giudizio, solo cercare di capire se è lui che ami o l’idea che hai di lui…perchè, a volte, quell’idea bisogna lasciarla andare…ti abbraccio. Io sono qui. Se vuoi. Penny

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