Un figlio lo ami. Lo ami e basta.

Anche quando è un casino.

Quando sbaglia o fa di testa sua.

È parte di te. Come fosse un braccio, una gamba, il cuore tutto.

Lo ami dentro alla pancia e prima ancora nei desideri. Lo ami quando vive laggiù, da qualche parte nel mondo, e non sai chi sarà e se ti vorrà bene.

Lo ami quando non dorme la notte e chiama. Quando sta male, ed è così cucciolo da riuscire a prenderlo tutto.

Quando ha le gambe corte, e traballa.

Quando si ferma e ti dice:”In braccio”. In fondo, lo sai, sarà per una vita.

Quando fa i castelli di sabbia e poi li distrugge.

Quando vuole aver ragione a tutti i costi. Fa i capricci e vorresti sprofondare.

Quando lascia i calzini per terra. Le maglie alla rovescia e ti dice: non rompere, sei una palla, non voglio essere come te. Anche allora lo ami.

Quando gioca a fare il grande e capisci che è ancora piccolo, più di quanto immaginavi.

Quando non ti vuole. E non sa chiedere scusa. Ed è così confuso che confonde anche te. 

Quando ti cerca e poi va lontano. Neppure sai dove.

Quando si perde per selve oscure e non sa ritornare.

Quando ti delude, non sai più chi è. E vorresti odiarlo ma non puoi. 

Quando si dimentica di te e ti considera cosa sua. Così scontata che nemmeno ti vede.

Quando è vergogna. E distrugge.

Quando ti richiede presenza e vorresti essere altrove. Quando il suo cuore non è più tuo, ma spazio d’altri.

Quando non sa cosa fare di se stesso né di quello che siete stati insieme. E butta via tutto. Persino i ricordi.

Un figlio lo ami. Non c’è verso.
Lo ami. E basta. 
Di un amore sincero.
Che sconfina i confini. 
E non possiede ragione. 
Un figlio lo ami. 
Lo ami e basta.

Se
capisci chi è.
Se non pretendi che sia come te.

Penny

9 comments on “Un figlio lo ami.”

  1. Sempre le giuste parole! Per me esistono poche vere perversioni. Una di queste è non amare un figlio.
    Grazie Penny

      • Credo semplicemente che amare un figlio sia qualcosa di naturale. Ebbi il primo figlio che ero poco più di un ragazzo. Avevo molta paura…sarei stato capace? Poi nacque Michele. Me lo misero in braccio. Sentii che lo avrei amato per sempre. Non c’era un pensiero, ma un puro istinto. Credo che non amare un figlio sia contro natura. Tutto qui.

  2. lo amerò fino a quando esalerò il mio ultimo respiro e da lassù lo amerò vegliando su di lui…. (l’italiano, Stefano…… )

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