Lei arriva in classe, è la prima.

“Maestra ti posso dire un segreto?” mi dice ancora sulla porta.

“Dimmi” le rispondo.

Lei si avvicina al mio orecchio, si mette la mano davanti alla bocca, come se nella classe non ci fossimo solo noi due.

“Il 5 aprile è il mio compleanno” dice sussurrando.

“Che bello!” esclamo prendendole il viso tra le mani.

“Posso festeggiarlo qui?” mi chiede speranzosa.

“Certo! I tuoi compagni saranno contenti, faremo una bella festa a ricreazione”.

Poi si blocca, come se avesse una preoccupazione e aggiunge: “E chi mi farà la torta?”.

“Io, le altre maestre…ci pensiamo noi, anche alle candeline” le dico senza incertezze.

Mi butta le braccia al collo. A quel punto entrano gli altri e lei corre in corridoio a togliersi la giacca.

Ci sono madri che preparano le torte ai loro bambini e non perché gli vogliano più bene, la loro storia glielo permette. Il posto in cui sono nate, ad esempio; non essere costrette a pensare alla sopravvivenza, ad esempio, non essere sole, ad esempio.

Pensavo alla meritocrazia, a chi se ne riempie la bocca.

Sarebbe bello poter essere tutti sulla stessa linea di partenza, allora sì che si potrebbe parlare di capacità. Ma finché ci saranno bambini che devono pensare se e come festeggiare il compleanno e altri che hanno feste con palloncini, regali a non finire, mamma che si fanno in quattro (aiutate da altre mamme), per favore chiudetevi la bocca. O lavatevela con il sapone, prima di parlare.

Ps: c’è un articolo della Costituzione che dice:..è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale…mi viene da ridere, la scuola accentua gli ostacoli di ordine economico e sociale, non dimentichiamolo quando ci lamentiamo dei bambini svogliati, dei genitori poco presenti, degli stranieri e disabili che rallentano i programmi…non dimentichiamocelo noi che siamo Madri e sappiamo cosa desideriamo per i nostri figli, noi che siamo Insegnanti di tutti, esserlo di quelli bravi, con una bella famiglia, economicamente stabili e socialmente arrivati, è troppo facile e non basta.

Penny

1 comment on “Quando la povertà è dei bambini. Voi che parlate di meritocrazia, sciacquatevi la bocca.”

  1. Meritocrazia? È il sepolcro imbiancato col quale seppelliamo la giustizia. Per molti anni ho lavorato in finanza e so chi accumula. Oggi è ricco chi fa il denaro con il denaro, chi adora il denaro e letteralmente camminerebbe sui cadaveri per il denaro.
    I bambini dovrebbero essere tutti uguali…ma si sa sono un vecchio utopista

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