Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole,non importa che tu sia leone o gazzella, l’importante è che cominci a correre…”.

Ogni mattina una donna, come sorge il sole, si sveglia e sa che dovrà cominciare a correre più di tutti gli altri. Altrimenti la lavatrice rimarrà da stendere. I calzini da tirare su. Il frigo vuoto.

Ogni mattina una donna, si sveglia, e sa che dovrà cambiare idea su cosa indossare, perché i suoi vestiti saranno arrotolati, da qualche parte, nei cassetti dei propri figli. Sa che dovrà rincorrerli per farsi ascoltare, per fargli fare i compiti; dovrà rincorrerli, metà della vita perché si facciano la doccia, l’altra metà perché se la faranno troppo spesso.

 

Ogni mattina, una donna dovrà correre per un posto di lavoro decente, perché non le tocchino il culo, o non le dicano: dietro a un grande uomo c’è una grande donna. Che è una stronzata! Dietro a un grande uomo spesso c’è solo una donna schiacciata nelle retrovie, che si fa un culo grande come una casa, perché fa comodo averla così.

Dovrà correre per non dover scegliere tra la famiglia e la realizzazione personale, dovrà correre per la promozione che non arriva, data al leone di turno, magari anche mezzo sfigato, ma con le palle e che non rimane incinta.

Ogni giorno una donna, come sorge il sole, si sveglia e sa che dovrà iniziare a correre più dei suoi sensi di colpa, più di chi glieli fa venire, più.

Dovrà correre, per non perdersi la riunione a scuola, altrimenti sarà inadeguata; per allattare, altrimenti non sarà abbastanza madre; per sposarsi entro una certa età, altrimenti sarà uno scarto; per fare dei figli, altrimenti sarà guasta.

Dovrà correre per essere un minimo decente, per far felici tutti. E sentirsi a posto.

Ogni giorni, una donna, a parte le belle bellissime, brave bravissime, ricche ricchissime (che non ci riguardano), come sorge il sole, dovrà correre.
Dovrà correre.
Dovrà correre.
E non ci provate nemmeno a dire che non importa se siamo leoni o gazzelle!
Perché a noi tocca sempre la parte della gazzella.
E quella, alla fine, muore, divorata dal leone.

Ogni mattina, appena sorge il sole, una donna dovrà correre più degli uomini, per avere ciò che le aspetterebbe di diritto.
Facciamo cambio di posto?
Voi le gazzelle.
Noi i leoni.

E poi vedremo chi dovrà correre.

E come si sta.

Penny

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10 comments on “Ogni mattina una donna, come sorge il sole, deve correre.”

  1. Schiacciata da questa routine ho perso la voglia di ridere ,di fare la mamma ma soprattutto di fare la moglie. Ho chiesto aiuto,mi sono riempita di rabbia e l’ho chiesto male. Sono stata trattata come una pazza. Mi è stato detto che sono disorganizzata,questo è il motivo per cui non arrivo a fare tutto. Mi è stato detto che noi otteniamo solo ciò che vogliamo ottenere e che se resto in questa situazione è perché ho il mio tornaconto. In questa vita ho dato tanto,ho perso mio padre che ero giovanissima,mia mamma subito dopo si è ammalata e si è spenta dopo 20 anni di cure e accudimento. E se l’ho fatto,mi è stato detto,è perche in qualche modo ne ho tratto vantaggio. In questi anni ho capito che non ti senti adeguatamente amata da bambina ,da grande correrai sia come leone sia come gazzella per meritare un po’ d’amore. Fino a quando come d’incanto capisci che l’amore non si merita in base a quanto fai ma semplicemente perche si è. E lì comincia il casino. Sto per fare casino ma è un casino necessario. Altrimenti muoio e stavolta non avrò un’altra possibilità. Questo post spezza il cuore ma è necessario, come la mia malattia che mi fece riflettere su me stessa e sulle cause del mio profondo dolore. Se non mi amo io da sola nessuno potrà farlo al posto mio ed io continuerò a correre senza giungere mai a destinazione.
    Mi fermo , e da ora cammino. Dove? Non so. Guardando avanti. Questo è certo.
    Ciao ❤

    • Fai il casino. Se è necessario.
      Si tenta, a tutto c’è rimedio, tranne alla morte. E finché siamo vivi dobbiamo cercare di stare bene. Fino in fondo.
      A me sembri davvero consapevole. Guarda avanti, uno sguardo sempre indietro. Per ricordarti da dove sei partita. Per ricordarti che l’amore non si merita. Ti abbraccio. Io sono con te qualunque cosa scegli di essere. Un abbraccio grande.Penny

  2. Non ti nascondo che intervenire quì, in questo spazio per lo più condiviso da donne mi mette un po’ a disagio (anche questo è un retaggio maschilista) ma non voglio rinunciare a cercare di scoprire e di capire quanto più mi sia possibile di cosa ci sia nell’altra metà del cielo; cerco di farlo in punta di piedi e senza la pretesa di portare niente di nuovo in quanto anch’io non sono esente da errori , scelte , e talvolta pregiudizi caratteristici gel genere maschile.
    Dici…Dietro a un grande uomo spesso c’è solo una donna schiacciata nelle retrovie, che si fa un culo grande come una casa, perché fa comodo averla così; e questa purtroppo è la condizione innegabile che nella maggior parte dei casi si verifica.
    in questo caso siamo tutti d’accordo che non è possibile dire che quello sia un “grande uomo”, ma purtroppo quella frase abusata che dice: “dietro” a un grande uomo c’è una grande donna, è spesso usata dalle stesse donne per cercare di affermare il loro sacrosanto diritto a sentirsi considerate parte integrante e inscindibile del successo del loro compagno, mettendosi in questo modo sempre e comunque in posizione di dichiarata inferiorità nei confronti dell’uomo.
    Se imparassimo a dire :”al fianco” di un grande uomo c’è una grande donna, ( e perchè no anche il contrario) forse cominceremo a dare , seppur solo in forma letterale, il posto che giustamente spetta a tutte quelle donne e a quegli uomini che tutte le mattine si svegliano e cominciano a correre , insieme, senza per forza sentirsi leoni o gazzelle, predatori o prede, con la convinzione di essere complementari . Solo una forma letterale ma che nel tempo potrebbe diventare consapevolezza e che forse potrebbe trasformare quel “correre” in un camminare su quel sentiero non privo di ostacoli che chiamiamo vita e che vale la pena di percorrere gustandone tutti i colori e le sfumature che ci può regalare.

    • Caro Fernando, condivido ogni tua parola. Nella mia scrittura, spesso, provoco, perché alcune donne sono molto lontane dal concetto di “uguaglianza”, fanno così fatica a riconoscere una parità, così fatica a legittimarsi, che spingo. Lo faccio con le parole, sperando che siano spunto di confronto…però, sono fermamente convinta che tu abbia ragione, la parola giusta è “al fianco”, io scrivo “accanto” ma credo sia la stessa cosa.
      Credo negli uomini e nelle donne che si rispettano e sanno camminare insieme. Questa è la mia speranza.
      Grazie per il tuo contributo, bazzicano pochi uomini qui, ma quelli che restano o tornano, sono preziosi. Almeno per me. Penny

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