“Carissima,
sono così felice di averti incontrata ! Non so come esprimere questa cosa. Ho iniziato a leggere il tuo blog proprio dal post ‘ai figli ci sono cose da dire’, perché nel mio mondo di mamma single mi interrogo continuamente su come essere un buon genitore e come aiutare mio figlio a diventare un uomo degno di questo nome. E leggere di una donna che cerca in ogni modo, e ci riesce, ad essere una donna prima che una madre, che si districa tra i mille impegni di madre non come una fata turchina ma con fatica, come tutte noi, per me è stata una grande consolazione. Leggo i tuoi post e mi ritrovo ad annuire, a commuovermi, a sorridere. Mi sento compresa da te e dalle persone che commentano e seguono il tuo blog,più che da chi mi sta intorno. Non potevo mancare alla presentazione, a Pavia, proprio nella mia città. Sono arrivata in anticipo di un’ora e me ne sono stata a gironzolare in libreria con il tuo libro sottobraccio, riassaporando la compagnia dei miei amatissimi libri, resistendo all’impulso di comprarne almeno 3 , pensando a quelli che già ho a casa in attesa di essere letti nel poco tempo che ho. Vederti è stato emozionante: la borsa rossa che metti in foto, la giacca bianca ‘da presentazione’ e tu che sei proprio come appari nelle poche foto che hai pubblicato: un viso da ragazzina dove quando sorridi compaiono rughe di espressione di una 
persona che sorride molto. Bellissima. Io sono quella cicciona che se ne stava seduta di lato, spettinata, impacciata, con la quale, me ne rendo conto, non è semplice stabilire una empatia come con chi ha un bel sorriso o uno sguardo diretto. In quella mezz’ora di presentazione ho capito un po’ di cose di me, ho parlato con la mia vicina di una cosa profonda come la solitudine dopo la separazione e di quanto il tuo blog faccia bene a chi , come noi, si ritrova sputata dal mondo in cui ha vissuto , dopo una separazione. Cose di cui non posso parlare con nessuno altro o quasi.

Come hai detto tu, un nostro ‘gruppo dei pari’ ce lo possiamo costruire, dove essere noi stesse con i nostri difetti, le paure, gli sbagli , dove qualcuno è sempre pronto a dirti ‘è successo anche a me’, ‘va tutto bene’, ‘si può ricominciare da zero dopo una separazione’, ‘ non sei sola’.

Io, da quando leggo il tuo blog, a parte amare il tuo modo di scrivere, mi sento davvero meno sola.

Spero di riuscire ad uscire dal sarcofago di grasso in cui mi sono seppellita per troppo tempo e avere il coraggio di ritornare ad essere una donna. E spero di rivederti. Avrei voluto fare mille domande ma purtroppo sabato sera avevo un impegno (il compleanno di mia sorella, guarda caso!). Avrei voluto chiedere se leggi e che libri leggi, se continui a scrivere dalle 5 alle 7 di mattina.

Ho solo iniziato a leggere il tuo libro ma già mi sono ritrovata nella mezz’ora d’aria del mattino, quando tutti ancora dormono. Lo facevo già da sposata, prima ancora di mio figlio, e continuo a farlo ora. Nella mia ora (dalle 5 alle 6,30 circa) leggo testi di crescita personale, il tuo blog, altre cose su internet, scrivo, faccio una camminata fuori nella bella stagione. Una mia ex responsabile mi disse che lei aveva preso la seconda laurea studiando dalle 5 alle 7 del mattino. Evidentemente per noi donne è una grande risorsa!

Quante cose hanno in comune le donne del mondo, senza saperlo?

Grazie Cinzia, un abbraccio e a presto”.

 

Quando le persone s’incontrano e si raccontano storie, quando ci si mette in gioco, ci si spoglia un po’, e la vita ci fa sentire simili… mi sembra davvero tutto più semplice.

Grazie Penny

#ilmatrimoniodimiasorella.

Buona serata a tutti. ❤️

 

5 comments on “Lettera aperta a Penny”

  1. Le tue emozioni ed i tuoi pensieri, cara amica, sono anche i nostri. Ed è vero, ci si sente meno soli e con la speranza che…c’e’ ancora speranza…
    Rileggero’ ancora le tue parole e quelle di Penny perché stasera mi sento tanto sola e tanto persa…
    Non so da quale parte ricominciare…

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