Ieri la mia giornata è iniziata così.

La girl piccola aveva le mestruazioni, quindi intorno alle 5:00 si è svegliata dolorante, mi ha chiesto una pastiglia e si è infilata nel divano-letto con me.

Alle 6:00 mi sono svegliata per scrivere. Come un impegno.

La girl grande, la sera prima, è andata a letto col mal di denti, si è svegliata stravolta alle 7:00, ma aveva un’interrogazione quindi non poteva saltare scuola “Se ho bisogno ti chiamo” mi ha detto prima di uscire.

Nel frattempo ho preparato il pranzo, visto che a mezzogiorno non c’ero. Anch’io lavoro.

Ho accompagnato la piccola a scuola un’ora dopo, perché non stava bene e per le 9,30 sono andata a prendere la grande perché mi aveva chiamato: il dente le faceva male.

Dopo di che, arrivata a casa, le ho tolto l’otturazione, sotto suggerimento del dentista?, per allentare il dolore. Con lei che urlava come se la squartassi.

Dopo averla impasticcata è andata a dormire solo un’oretta, doveva studiare greco per il giorno dopo.

Ho preso appuntamento per le 18 dal dentista e mi sono rimessa davanti al computer.

Verso le 11.00 sono andata a ritirare la moto, che era rotta e ho raggiunto la mia scuola che mi sembrava fosse mezzanotte. Per fortuna, i miei bambini sono respiro. I sorrisi all’uscita dei genitori, una bella spinta.

Alle 16:30 scappo. Corso di formazione al centro antiviolenza.

Tra la scuola e il centro, apro email del mio avvocato che ha contattato l’avvocato del mio ex marito, sotto mia richiesta, visto che sono due mesi, quasi tre, che non mi versa nemmeno i 250 euro TOTALI per il mantenimento delle NOSTRE figlie.

Niente alimenti, neppure questo mese.

Lui, non lavora, non guadagna, quindi non può contribuire al mantenimento delle ragazze, così ha risposto.?

Ma uno può scegliere di non occuparsi dei sui figli?

Penso a come mantenga l’altro figlio con cui vive, al fatto che corro avanti e indietro, penso pure al ddl Pillon e mi viene il nervoso, ma questi pensieri prendono il tempo di un attimo perché la mia piccola mi chiama. Ha bisogno di assorbenti.

Compro gli assorbenti al supermercato e mi fiondo al corso.
Durante il corso al centro antiviolenza mi ricordo che sono felice.

Che è bello seguire i propri interessi. Capire cosa si desidera. Trovare il proprio posto nel mondo. Conoscere altre donne. Dare un senso altro alla nostra vita, oltre i figli.

Alle 19:00 dovevo passare a prendere la girl grande uscita dal dentista ma, ho fatto tardi, così, lei è tornata a casa in autobus.

Stremata, decido di comprare una bella vaschetta di gelato. Sarà la nostra cena. Nonostante io sia dieta, la piccola sia a dieta, la grande sia a dieta.

Arrivo a casa, bisogna camminare in punta di piedi, la liceale è intrattabile, il greco la distrugge.

La piccola sta meglio e sorride.

Domani si va in manifestazione, ne parliamo, è deciso.

Io mi siedo sulla poltrona e affondo la mia giornata in una coppa enorme di gelato al cioccolato.

C’è stato tutto. O quasi.
A quale costo non lo so dire. Io so che sono qua, come sempre. Che cerco di essere in qualche modo una madre e cerco di non rinunciare a ciò che desidero.

Ci sta tutto nella vita di una donna.

Il prezzo da pagare è alto. La stanchezza. I pezzi persi. La testa che frulla. Le parole che non si ricordano. Le diete che non continuano.

Pazienza. Vaffanculo. Chi se ne frega!

Affondo nel gelato. Mi concedo cadute. Un corpo non proprio perfetto. ?

O la mia vita o la dieta.
O la mia vita o chi mi fa del male.

Io scelgo la vita. Sempre.
Pure voi, ormai lo so.

Baciniiiii
Penny

PS: sabato per chi volesse sono ad Imperia. Presenta il romanzo Nadia Schiavini. Ore 18. Alla Mondadori.

Lunedì ore 17,30 a Sampierdarena. Biblioteca civica Gallino. Organizzata dal gruppo Mafalda. Presenta il romanzo Clizia Nicolella.

Vi aspetto. Chissà ❤️

4 comments on “La giornata di una donna. Ci sta tutto.”

  1. Ci sta tutto e la tua giornata è piena:di amore, di gioia, di vita. E scrivi che abbiam voglia di leggere il seguito ?

  2. Nella tua stessa identica situazione , ma mi chiedo che fine farebbero i nostri figli se non ci fossimo più noi.
    Lo so che sono pessimista ma purtroppo siamo sotto questo cielo e questi pensieri a volte mi frullano in testa…..Li scaccio e mi affido alla Provvidenza divina. Prego .
    Tu non hai mai pensato a questo? Come ti consoli?

    • Certo che ci penso, ogni attimo. A volte sono triste. Però so che ce la faranno, magari non verranno aiutati ( economicamente) come possono fare altri genitori, ma forse impareranno a cavarsela.
      Cerco di far vedere loro che nella vita le difficoltà ci sono, la sofferenza pure, ma si superano. Ecco.
      Io non prego, non credo di esserne capace. So, intanto, che non possiamo controllare niente. Ho fiducia, ecco. In me e in loro e quando la perdo. Mi fermo. Leggo. Scrivo.
      Ti abbraccio tantissimo. ❤️

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