Da quando ho iniziato a parlare alle donne, con le donne, sono stata attaccata spesso.

Mi hanno detto che sono “territoriale”, di parte, una sfascia famiglie, e non solo.

Alcuni uomini non capiscono che possano esistere posti in cui, parlare a loro non sia una priorità.

Per questo post sono stata attaccata spesso, soprattutto, da uomini. Come se la maternità fosse una prova di espiazione.

Alle figlie. Siate fottutamente egoiste.

L’ultimo commento è di stamattina, un certo Francesco:
Ammazza quante stronzate: si rischia di creare un mare di donzelle frustrate e isteriche che finiranno gattare o lesbiche.
avanti tutta penny, ah no, sei divorziata pure tu, quindi un bel grosso fallimento l’hai già compiuto.
e non solo per te.
bacioni nè”.

Ecco, non ne posso più di questo sessismo che esiste, smettetela di dire che non sia così, e di questo linguaggio misogino offensivo.

Volevo ricordare che essere lesbiche non è un’offesa.

Inoltre, meglio sole che tenersi uomini così.

Il fallimento è del progetto in cui avevo creduto, ovvero il matrimonio, non mio.

E caso mai, le mie figlie, le ho salvate da un futuro infelice.

E che la smettano alcuni uomini, troppi uomini, di spiegarci come va il mondo e come dobbiamo essere madri.

Ma come si permettono?

Lo abbiamo capito fin troppo bene come funzionano le cose, per questo, decidiamo di lasciarci alle spalle relazioni disastrose.

Ma perché una donna dovrebbe accettare di essere più povera, farsi il mazzo doppio, rischiare di essere ricattata emotivamente, rischiare di fare soffrire i figli, se pensasse che non ne valesse la pena?

Lo fa perché ne vale la pena, per lei e anche per i suoi figli.

Sarò gentile: Sono una donna fottutamente egoista e spero lo siano le mie figlie.

E non dovete spiegarci niente. Solo accettare che le donne siccome sono più autonome sono, finalmente, meno sottomesse.

E che preferiscono la povertà alla solitudine dentro ad una relazione.

Dovete capire che essere offensivi ci porta ancora più lontano e che siano, ahimè, essere pensanti. Con una testa in movimento e un cuore in ricerca.

La vostra, di testa, invece, a volte, fa spavento, è farcita di stereotipi e narcisismo.

Per il resto è vuota.

Penny

PS: ovviamente sono esclusi gli uomini di senso, che sono tanti e stanno accanto in questa battaglia civile di equità.

7 comments on “Quando esprimi i tuoi pensieri, puoi diventare isterica. Gattara. Frustrata. Lesbica. E, allora, come donna, come madre, ci metto la faccia. E non taccio.”

  1. Grandissima risposta, anche se nemmeno se la meriterebbe, visto che probabilmente girerà la testa senza capire, unica speranza è che non abbia figlie femmine!

  2. Preferisco I rigori della solitudine ad amori mediocri e convivenze di comodo, ha scritto Diego Cugia. Io condivido. Gli uomini mediocri non riescono ad accettare che le donne non hanno bisogno di loro. Purtroppo a volte diventano anche pericolosi per questo. Io sto con te, Penny, e ci metto pure io la faccia. Mi chiamo Silvia e sono fottutamente egoista.

  3. Anche io sto con te! Libera nel pensiero, libera nelle azioni (nell’ambito della legalità, ovvio… e fino a prova contraria il divorzio in Italia è legale), come dovrebbe essere qualsiasi essere umano.
    E per chi non è d’accordo: si faccia pure venire l’ulcera, la loro opinione non è richiesta e come tale va ignorata.

    Avanti, a tutto gas!!! come direbbe mio figlio 🙂

  4. Evvaiiiii….un concentrato di maschilismo e come sempre cattiveria da cui a volte si fa fatica a sottrarsi. Assolutamente, fortemente, profondamente con te. Appiccicata proprio….?

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