Mi sono comprata una crema anti qualcosa prima di partire.

Questa volta mi sono promessa che mi sarei impegnata, perché davvero, avevo una pelle da coccodrillo. Una scia di polvere bianca.

Non mi sono mai data nulla in vita mia, troppo pigra. Ci provavo due giorni, poi mi stufavo.

Inizio e non finisco.

Odesso, alla veneranda età dei 48, trovo noioso persino andare a comprarmi dei vestiti, quei cazzo di camerini sono una prova di fedeltà a sé stessi! Strano che nessuna donna si sia mai buttata sotto a un treno dopo aver affrontato quell’esperienza, io una volta, però, dopo la visione della cellulite che albergava sulle mie gambe, ho chiamato un’amica e mi sono fatta uno spritz doppio!

La cellulite, quando sono tornata a casa io non la vedevo più!?

Comunque, a proposito delle cose che inizio e non finisco, mi sono scaricata anche l’app per fare degli esercizi, non so quante volte. Quelle robe, pancia, addome, glutei e ti ritrovi come nuova.

Bastano dieci minuti al giorno. Lei ti guida( l’app, incarnata in una figa pazzesca) e tu esegui.

L’ho fatto per due giorni, mi sono sdraiata sul tappeto, ma da lì vedevo tutta la polvere di casa e mi prendeva una crisi isterica, così, finiva che mi tiravo su, non proprio senza fatica, e pulivo. A conti fatti mi sono detta: vaffanculo.

La farmacista ( dove ho comprato quell’anti qualcosa) mi ha regalato anche un campioncino di una crema anti rughe per il viso, una di quelle naturali. Sì, insomma, la producono loro, quindi, ero sicura che non ci fossero animali di mezzo. Perché mettermi una crema in faccia con quell’idea, proprio non mi andava giù.

Preferisco essere un cesso che un’ assassina.

Sono andata in quella farmacia perché è lì che ogni Natale mi faccio regalare il profumo.

Lo sapete, sono piuttosto metodica, mi affeziono alle cose, uso lo stesso profumo da quando avevo sedici anni, More e muschio (anche quello lo fanno loro ed è delizioso) nessun Chanel n 5 o cose del genere.

Comunque, lei ha preso una spatolata di crema e mi ha chiesto se sulla pelle preferivo una crema consistente oppure no. L’ho guardata e le ho risposto: una crema veloce che sono pigra e spalmare, certe giornate, mi costa.

Chissà perché, la farmacista, mi ha compreso subito, così, mi ha messo un paio di spatolate in un barattolino minuscolo bellissimo, in cui entra a malapena il mignolo, credo mi abbia individuato subito e abbia capito che rischio di sprecarne chili?.

Poi, ci ha scritto sopra crema e qualcosa e io ho compreso che non me ne fregava un cazzo della crema ma anelavo, da sempre, al barattolino.

Mentre me lo infilava nel sacchetto, bellissimo pure quello, ho pensato che dovevo assolutamente tenermelo per il ritorno dalle vacanze. Nel frattempo avrei antirugato solo il naso.

Immaginavo il barattolino sul davanzale minuscolo della finestrella del mio bagno, un comó non lo possiedo, e nemmeno un comodino ( tanto per dirvi, il profumo è nella libreria accanto ad Alice Munro e Michela Murgia), ma davanti alla finestrella del bagno, di legno e minuscola, ci sarebbe stato da dio.

E, tutte le volte che la avrei guardato avrei pensato: quel barattolino è mio.

E che importa se mi dimentico di spalmarla, se vado di fretta, se non so neppure dove sono girata, ho un barattolino con scritto crema antirughe tutto per me. E che importa se lo spalmo un giorno sì e tre no. Lui è una garanzia.

E le garanzie nelle vita di una donna sono importanti.

Ad esempio sapere che proveremo a volerci bene sempre. Che tenteremo, come siamo capaci, di amarci, facendo scivoloni pazzeschi. Che cercheremo in qualche modo di ritagliarci lo spazio giusto per darci una cazzo di crema senza avere, marmocchi, adolescenti, animali che ci seguono e richiamino la nostra attenzione.

Ci sono garanzie nella vita di una donna, come quella di entrare in un camerino e pensare: cazzo, speriamo che siano le luci!, oppure, aspettare ore ed ore, fuori, le figlie stremate che provano e riprovano abiti non avendo nessuna pietà di noi, madri al macello.

Garanzie, come il desiderio di migliorare il proprio corpo, quando sarò magra le cose cambieranno e, invece, lo sappiamo che non succederà, ma, a volte, è stato necessario pensarlo per non soccombere.

Comunque, qui, in vacanza, in questo luogo (un ex casello ferroviario), dormo in un letto a due piazze, ho pure un armadio grande, dalle finestre vedo il mare e il mio barattolino di crema staziona sul comodino, perché, qui, godo della meraviglia di avere un comodino?.

Ogni sera puccio il mio mignolo e mi antirugo la punta del naso e per ora sono costante, anche se non ho notato molti cambiamenti. Sì, insomma, il naso è sempre lo stesso.

E ci penso, mentre mi guardo allo specchio, penso alle garanzie. Come quella di invecchiare rugosa, che dire: provo un certo sollievo a non dovermi sbattere troppo.
Sono quella che si vede. Proprio quella.

Un certo sollievo a pensare che prenderò ancora svariati scivoloni. E, che, in fondo, sarò sempre la stessa persona.

Avrò un barattolino di crema anti AGE sul davanzale di una finestrella e sarà meraviglioso immaginarmi un’altra, sapendo che non accadrà.

È questo il bello dell’età che avanza, sapere chi si è.

Sapere che non accadrà nulla di così diverso da ciò che siamo.

Inutile girarci in giro, il tempo delle illusioni è finito, menomale!
Questo è molto molto più figo.

È quello della libertà.

Penny

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