La bellezza del mondo appartiene ai bambini e alle bambine.
Basterebbe fermarsi.
E guardarli.
Mentre stanno costruendo qualcosa, gli occhi puntati, il corpo teso nello sforzo di riuscire.
Mentre pedalano, caschetto in testa, guance rosse, più veloci della luce.
Quando tornano dopo una corsa a perdifiato sudati dalla testa ai piedi e non gli importa nulla di prendersi un malanno. Dentro a quel gioco, immersi e presenti.
Quando il loro corpo si schiude dentro al tuo. Braccia aperte in fondo allo scivolo. Braccia aperte alla fine di un pianto.
Quando si incantano davanti alle prime volte. La prima volta della neve. Del mare. Di un cielo stellato.
E si stupiscono delle ingiustizie. Sentono il male e lo dicono.
Quando cercano le nuvole e credono che lassù ci sia qualcosa di bello e improbabile.
Quando sono in pigiama, occhi stropicciati.
Quando azzardano speranza rendendo possibile ciò che non lo è.
Quando incontrano un amico ed è la gioia più grande. E basta il nome per riconoscersi, non serve altro.
Da dove vieni, dove abiti, chi sei.
Solo il nome.
Non dimenticano la meraviglia, i bambini. Neanche quando ci mettiamo d’impegno e rendiamo le loro vite difficili.
Basta guardarli per capire la bellezza del mondo.
Amuleto contro la tristezza e il tempo.
Penny