Non parlate d’amore alle donne che non se ne può più. Sappiamo bene di cosa si tratta, è da quando siamo nate che ci istruiscono.

Oggi non fate niente. Non sarà un fiore, un cioccolatino, un anello a cambiare le cose.

Cambiate domani, fatelo sul serio, innamoratevi di noi. Della nostra determinazione, delle nostra audacia, della nostra ambizione.

Innamoratevi del nostro lavoro e difendetelo. Anche quando auspichiamo alla leadership.

Innamoratevi dei nostri figli e non lasciateci sole nella cura.

Innamorati così tanto da desiderare una paternità degna. Da chiedere che ci siano posti equi accanto alle vostre poltrone anche per le donne.

Da incazzarvi, diventare isterici, quando siete circondati solo da altri uomini nei luoghi di potere.

Da indignarvi quando il vostro stipendio è maggiore del nostro a parità di compito.

Regalateci la rinuncia ai privilegi.

Innamoratevi così tanto da condividere articoli sul femminismo, scendere nelle piazze, promuovere leggi, quando una di noi viene ammazzata.

Da fare la differenza in una società sessista come la nostra.

Non parlateci d’amore, parlatene tra di voi. Credo possa esservi utile.

Regalateci pure un fiore, un anello, un bacio ma non crediate che possa coprire le cene preparate ad oltranza, i lavori lasciati, i figli organizzati, le mancanze, l’oppressione, il dominio, le risa, le molestie, la disoccupazione, gli stupri.

Non mostreremo sul tavolo i fiori. Non oggi.

Magari domani quando nessuna di noi morirà più per mano di un uomo che ha giurato di amarla.

Non saremo il mercato dell’amore affinché l’amore, quello che non ha bisogno di orpelli, di vetrine, che non è violenza possa continuare ad esistere.

La principessa non cerca più il principe ma rivendica oggi, domani e ancora la sua libertà.

La principessa i fiori se li mangia.

Penny

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