Quando scegliamo l’uomo sbagliato è perché cerchiamo l’uomo sbagliato.


Lui copre mancanza e voragini.
Lui ha bisogno di noi per sentirsi “uomo”, noi di lui per non sentirci sole. Noi di lui per continuare a perpetrare l’immagine che ci è stata cucita addosso e, a cui, nonostante tutto facciamo fatica a rinunciare.


Perché prendere in mano la nostra vita è difficile. Difficile dire a noi stesse che possiamo diventare altro da ciò che eravamo, dagli occhi con cui siamo state guardate. Vuol dire ricominciare.

Prendere in mano la propria vita vuol dire rinunciare ai muri costruiti negli anni, muri di sicurezze insicure.


Prendere in mano la propria vita vuol dire avere paura.

Ma la paura che allontaniamo è utile, è la stessa che ci mette in allerta  di fronte a uomini narcisi e spaventosi che con noi fanno una cosa sola: gonfiano il loro ego con la nostra dipendenza.


Chi è più debole? Mi verrebbe da domandare.


E, allora, prendere in mano la nostra vita vuol dire reggere la paura di quella fottuta solitudine.

Reggerla e tenercela stretta più di un uomo che ci fa male, perché lei in qualche modo ci farà crescere, lui no.

Lui ci spingerà sul fondo del pozzo e ci terrà lì e la luce che ci mostrerà sarà solo un’illusione.

Vero, prendere in mano la nostra vita vuol dire rinunciare all’illusione.


Il che equivale a crescere, a essere finalmente consapevoli e libere.

Lasciate lui laggiù a rimirar se stesso. Voi sottraetevi al gioco.

Salvatevi.

Penny

4 comments on “Non rinunciate a voi stesse, rinunciate all’uomo sbagliato.”

  1. … vale sempre la pena ascoltare quella paura che puoi sentire come una lieve scossa elettrica che ti attraversa il corpo fisico, e per chi ci crede anche l’eterico.

    Quell’emozione che ha la capacità di mettere la consapevolezza al bivio: puoi scegliere se paralizzarti oppure trasformare il veleno in medicina e cominciare il viaggio più bello, quello all’interno di se stess*.

    E “chi dice che non è possibile, non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo” (A. Einstein)

      • Qui e in Raiawadunia si raccontano le cose chiamandole con il loro vero nome, le parole non arrivano mai vuote e io mi sento a casa.
        Grazie a te

      • Che meraviglia sentirsi a casa. Una casa più grande che accoglie. Bello ♥️

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