Io e il mio compagno viviamo separati.

Qualcuno ogni tanto mi dice: sposati.

Devo dire che in un primo momento mi sembrava la naturale prosecuzione della nostra storia.

Fallo per la tua sicurezza, mi dice qualche amica. Qualcuna mi parla di pensione di reversibilità ?

Io preferisco essere libera. Preferisco essere autonoma, ho imparato che non c’è nessuna sicurezza, a parte, la mia.

Certo, presi dalla fase euforica, abbiamo provato a stare insieme, due figli io, due lui…bello, bellissimo ma una fatica immane e il rapporto tra me e lui rischiava di andarsi a fare fottere.

Non ci siamo detti che non eravamo fatti per stare insieme, ci siamo detti che in quel momento non potevamo vivere insieme e abbiamo continuato ad amarci.

Io nella mia microcasa accanto a quella del mio compagno, lui nella sua.

Entrambi, essendo separati, avevamo vissuto da soli ed era difficile rinunciare ormai a quella sensazione di poter gestire se stessi e i figli come meglio pensavamo.

Insomma, abbiamo una certa età e godere delle proprie autonomie ci sembra la giusta ricompensa, il giusto traguardo. Io non volevo rinunciare a delle parti di me, lui neppure.

Penso che si possa stare insieme anche così e che, in fondo, sia meraviglioso!?

Non pensiate che io sia cinica, ma è davvero bello abitare da sole non avendo vent’anni ma la consapevolezza quasi dei cinquanta.

Conosco amiche e amici costretti dentro a matrimoni di sopportazione, in cui alla fine l’amore si perde in una serie infinità di compromessi e sarei bugiarda se non dicessi che, a volte, per tenersi insieme si condannano all’infelicità.

Non so cosa succederà quando le mie figlie saranno autonome, per ora non ci penso, non so se creeremo un nido unico oppure continueremo così.

Una cosa è certa, a volte, quando siamo stanchi, oppure quando litighiamo, separarci anche solo qualche oretta, ci fa bene. Non ci troviamo nulla di sbagliato.

Ci fa bene baciarci davanti al portone e dirci che ci vediamo domani e sapere che non abbiamo perso nulla ma che stiamo coltivando il nostro sentimento.

Ci fa bene dedicarci ognuno alle nostre abitudini, a cinquant’anni ce lo meritiamo. Ci fa bene non amalgamarci o stare insieme solo sentirci più sicuri.

Intorno a me vedo donne che sono emancipate in tutto, crollare in zona amore, pensare ancora che in fondo il matrimonio sia una tutela e incagliarsi, perché, diciamocelo, esiste ancora la regola che se non sei sposata sei un po’ sfigata e condannata alla solitudine.

Ci hanno insegnato che c’è un unico modo per stare insieme, in cui si amalgama anima, cuore e soldi. Tutto condiviso.

Per carità ci sono matrimoni felici, lo so, ma non sono molti.

Noi dentro al nostro amore “maturo” abbiamo fatto un’altra scelta.

Abbiamo scelto l’amore e la libertà. Ed è una figata!

Penny

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