Vi abbiamo insegnato a mostrare come se la vita fosse una grande vetrina.

L’amore, ad esempio. Il benessere, ad esempio. I successi, ad esempio.

Vi abbiamo insegnato a inseguire il potere più dei sogni.


A correre e non a fermarvi quando l’esistenza ve lo chiede.


A vincere, invece di crescere dentro alle perdite.

A impilare azioni invece di emozionarvi.

A pensare al denaro come soluzione di continuità.


Vi abbiamo insegnato a nascondere il dolore come fosse una vergogna.


Ad apparire più che a sentire ciò che siete.

Ciò che ardentemente desiderate.


Vi abbiamo insegnato che tutto è possibile, basta l’impegno.


Vi abbiamo insegnato a costruire  muri dentro cui nulla potrà succedervi.

Vi abbiamo insegnato che l’esistenza è sotto controllo e ogni cosa è nelle nostre mani.

Non vi abbiamo insegnato a tenere i giorni felici nelle tasche del cappotto, il sole che scalda dentro alle scarpe, la sconfitta tra le pieghe del collo, la solidarietà sulle guance.

Il tempo che si ferma. L’attesa che chiama. L’impotenza. La solitudine. La paura.

L’imprevedibile realtà.

Quello che non vi abbiamo insegnato è che possiamo poco, possiamo niente.

Solo proteggervi, dicendovi la verità.

Solo volervi bene. Da oggi in poi.

Penny

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