Se potete, in questi due giorni, staccate i vostri bambini dallo schermo. Dai compiti, dalle videochiamate.
Aprite le finestre, fate due passi, lasciateli alla noia.
E, staccate, anche voi.
Non importa se non ha finito quel compito o studiato quella lezione, lo farà.
Ma pulite i loro occhi, permettete alle loro schiene di stare dritte, rimetteteli in contatto con il mondo. Senza filtri, freddi e immobili. Abbracciate i bambini, teneteli per mano, fateli correre un pochino.
Fategli prendere aria, sguardo verso il cielo.
Parlate oppure no, camminate solo.
Permettetegli il gioco, ore e ore di Lego o freccette o calcio pupazzi, ma per Dio allontanateli dallo schermo.
Non intratteneteli per forza. Respirare pure voi.
Chiedete tablet e telefoni in un cassetto, li riprendiamo lunedì.
Si arrabbieranno, batteranno i piedi, perché, lo sappiamo, la DAD e questo modo telematico di incontrarci, li ha portato ad una dipendenza enorme.
Alcuni bambini si comportano come se fossero adolescenti, lo strumento di per sé è come se li facesse sentire “grandi”.
D’altronde il telefonino è negato o dovrebbe essere tale ai bambini.
Te lo comprerò quando sarai grande.
E, improvvisamente lo sono diventati. Quello strumento è diventato necessario per studiare. Difficile per un bambino capire quale sia il confine.
Quindi, oggi è sabato. Datevi due giorni di tregua.
Via la DAD e strumenti elettronici.
C’è la vita, anche se è ancora confinata dentro casa.
Il mare, il cielo, le montagne, i prati, sono ad un passo, non permettete che li dimentichino. E non dimenticateli neppure voi.
Aprite le finestre. Giocate con le nuvole.
Dimmi che forma vedi.
E torneranno in un attimo bambini. Voi le loro mamme e i loro papà. Forse anche adulti con un pochino di tempo per fare altro.
Respirate.
Nulla più.
Penny
La noia sembra un lusso scomparso… Sempre indaffarati, sempre di corsa anche quando non servirebbe.