Mi rendo conto di essere proprio cambiata. Sono arrivata in Calabria da due giorni, lo sapete, questo è un posto che amo, dove ricarico il cuore e l’anima.

Adesso con noi c’è Alaska quindi i tempi della spiaggia e del mare sono diversi. Devo muovermi, inseguirla, recuperarla, ricoprire buche ?.

Però è cambiato il rapporto con il mio corpo, dopo l’abbandono della bilancia sento che finalmente mi appartiene. Ci ho messo esattamente 49 anni perché ciò accadesse!

Finalmente la pancetta può esistere e muoversi libera. Io posso stare in piedi, sulla spiaggia, senza asciugamano avvoltolato intorno al corpo per nasconderlo.

Non sono più un baco.

Non mi sento bella, so di avere un sacco di cadute rispetto al passato, mi sento bene. Tutto qui.

Ho capito che la libertà di muovermi, di essere, di decidere è la cosa più importante che ho.

Più della bellezza, più del tempo che passa, più dei successi, delle cazzate che ho fatto e di cui mi sono pentita. Più di tutto.

Finalmente, dopo 10 anni, le preoccupazioni per la separazione, i conflitti con il mio ex marito, i luoghi oscuri in cui finisco, sono sempre più piccoli, più rilegati in un angolo.

Non voglio più farmi avvelenare la vita da nessuno, macerare dalla rabbia, provare a convincere l’inconvincibile, piacere a tutti i costi.

Anche questa è libertà.

Non voglio più usare il mio tempo per rincorrere amicizie che mi fanno male, non voglio essere compiacente perché così mi hanno insegnato, tenere i piedi in più scarpe, né accontentarmi di un’esistenza che non mi fa stare bene.

Voglio essere sincera con me e con gli altri. Non ho obiettivi “sociali” da raggiungere. Non mi devo sposare se non lo voglio. Non devo avere un anello al dito. Non devo essere per forza accasata.

Provo a voler bene alla mia esistenza e a chi mi sta vicino.

Mi porto con fierezza e dovreste farlo anche voi che per gli altri non siete collocate in luoghi di protezione, parlo delle single, delle separate, delle “senza figli”.

Quel corpo che muovo e si muove con me è libero.

Ogni giorno provo come riesco a difenderlo dalle costruzioni, dagli stereotipi, dall’immaginario femminile che ci viene cucita addosso m. Non è sempre semplice, a volte, mi sembra di dover ricominciare da capo, ma non è così.

La consapevolezza di ciò che sono e siamo noi donne sta facendo il suo lavoro ed è memoria.

È eredità per le generazioni future.

Ci ho messo 49 anni a pulire il sentiero, so che nella strada crescono ancora le erbacce, ma non smetto di guardare, di affrontare la verità. Anche se fa male, anche se non era quello che immaginavo.

Non smetto di cercare la mia libertà. È la cosa più importante, insieme alla dignità, che possediamo.

Penny

5 comments on “Ci ho messo 49 anni a capire che la libertà di muovermi, essere e decidere è la cosa più importante che possiedo.”

  1. Grazie! Anche io ho 49 anni compiutu da pochi giorni e sono una docente come te. Ho 3 figli e mi sono separata 2 anni fa. Da 3 mesi abbiamo adottato una cagnolina! Ogni cosa che scrivi è come se fosse scritta per me. Mi hai aiutata tanto. Grazie di cuore.

    • Cara Michela, sapere di essere compresa e capita aiuta tanto anche me…ti abbraccio. È sempre una questione di scambi ❤️

  2. Ciao Penny, anch’io ho 49 anni, compiuti da pochi giorni, mi sono imbattuta in alcuni tuoi scritti su facebook, ogni parola sembra scritta per me, ti immagino come un’amica alla quale si può parlare con sincerità perché sai gi essere capita.Anche il mio non è un periodo facile, ma io sono solo agli inizi credo di un profondo cambiamento.Grazie per le tue parole.

    • Cara Milena, eccoti! Grazie per aver scritto di te. Gustando indietro i periodi più difficili della mia vita sono stati i più importanti. Bisogna darsi tempo e avere pazienza. Ti abbraccio. Tu sai che ci sono ( qui o di là).
      Penny

Rispondi