Quando la cultura si fa razzista. Scivola tra le pagine dei libri e si insinua nei pensieri dei bambini e delle bambine.

Un bimbo con i capelli rossi dice:”Vorrei andare sempre in giardino a ricreazione”. Una bambina con i capelli biondi dice: «Quest’anno vorrei fare tanti disegni con i pennarelli».

E poi c’è lui, quello nero, nero che dice: «Quest’anno io vuole imparare italiano bene».

Così imparano i verbi o la comprensione de testo insieme a comportamenti discriminanti e non importa se sia una questione di genere o razzista, fanno parte della stessa partita.

Nella mia scuola, spesso, la scelta è di non far acquistare alle famiglie il libro di testo.

Noi insegnanti andiamo con la classe in libreria e scegliamo con la stessa cifra libri differenti di letteratura per l’infanzia seguendo anche l’inclinazione dei bambini e delle bambine.

Si chiama Scelta alternativa al libro di testo.

Creiamo così la nostra biblioteca senza stereotipi e discriminazioni.

A volte mi chiedo come si salveranno i bambini e le bambine da un mondo che tra una parola e l’altra li educa a mettersi gli uni contro gli altri, li educa ai privilegi e al classismo.

Alle insegnanti e agli insegnanti dico: fate la scelta alternativa dei libri di testo e che il vostro insegnamento sia libero.

Ai genitori chiedo di vigilare e denunciare tutte le volte che trovano una pagina che inneggia al razzismo o al sessismo.

I bambini e le bambine sono la nostra parte migliore.

Cerchia il verbo:

Costruiamo umanità.

Penny

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