Una donna sparisce tutte le volte che un uomo la molesta con parole e atti.

Tutte le volte che dice ad un compagno, un marito, un fidanzato, che non lo ama più e lui non le crede.

Tutte le volte che non viene ascoltata perché donna e deve convincere del suo pensiero.

Sparisce nelle riunioni di lavoro quando gli uomini si riferiscono a lei in modo paternalistico.

Sparisce tutte le volte che un ex marito la ricatta e la punisce attraverso il mantenimento dei figli.

Sparisce tutte le volte che si chiama un uomo per cognome e lei per nome.

Sparisce quando le uccidono i figli per punirla.

Una donna sparisce quando il linguaggio presenta solo il maschile generico, quello che non viene letto, detto, ascoltato, non esiste.

Sparisce quando è scontato che sia lei a rinunciare al lavoro per gestire la famiglia. A pulire culi e preparare cene permettendo agli uomini di turno di fare carriera, avanzare, emanciparsi.

Quando nell’economia la cura è considerata un accessorio e non parte del processo economico di un Paese, quindi è esclusa e bistrattata, gratuita.

Una donna sparisce quando sono necessarie le quote rosa e la doppia preferenza di genere.

Quando il suo nome viene messo su una croce in un cimitero strappandole la volontà.

Quando non è libera di decidere per se stessa e per il suo corpo.

Sparisce quando sulle schede elettorali c’è il cognome del marito.

Quando è incinta e non si tiene conto dei suoi bisogni, viene sputata fuori dal mondo del lavoro e trattata da oggetto riproduttivo.

Sparisce nelle lunghe code alle toilette.

Sparisce quando la si considera solo madre.

Sparisce dentro al dolore del sesso la prima volta, quando non si ha cura del suo piacere.

Sparisce, a volte, nelle aule di tribunali, nelle sentenze attraverso le parole di “assoluzione” del carnefice perché uomo.

Sparisce quando viene violentata. Quando le si chiede come era vestita o che mutande avesse o che ci facesse li. Quando, hai 15 anni e per difenderti da otto stupratori a una festa devi morsicare i loro testicoli.

Quando il Femminicidio viene chiamato omicidio.

Sparisce dopo l’Università nel mondo del lavoro, nei CDA, ai posti di comando.

Sparisce dentro alle materie scientifiche, quando le si dice che non ha attitudine, quando le si chiude in laboratori angusti per sempre nonostante le capacità.

Sparisce quando sono gli uomini a coprire tutte le cariche del nostro Paese.

Sparisce quando in un sussidiario, ancora bambina, si scrive il futuro di sottomissione.

Sparisce in Politica, accerchiata. Sotterrata. Mascolinizzata.

Una donna sparisce tutte le volte che un uomo ha acquisito un privilegio solo per il sesso che ha tra le gambe.

Sparisce quando durante il parto non viene riconosciuto il suo dolore e il suo corpo è considerato solo un mezzo.

Quando le si dice che donna deve essere. Come si deve vestire. Come si deve comportare. Che cosa deve dire.

Sparisce ancora di più se è nera.

Sparisce quando la cura non viene considerata lavoro da retribuire, quando ogni azione politica, economica o sociale non tiene conto della disuguaglianza del genere.

È sparita nella pandemia. Nelle relazioni, nella task force, negli interventi e dal mondo occupazionale.

Sparisce dentro a un libro scritto dagli uomini, per gli uomini. In un linguaggio a noi volutamente incomprensibile. Un libro che si passano di mano in mano, di generazione in generazione.

Protetto e custodito da sempre.

Su questo libro ci sono scritte le regole di dominazione. Gli accessi che ci sono negati. I codici e i segreti di annullamento.

Una donna esiste quando occupa le piazze, gli spazi economici e di potere, in nome di altre donne per le donne.

Una donna esiste quando non rinuncia a sé stessa. E denuncia, scrive, parla, dà voce al proprio sentire.

Una donna esiste tutte le volte che una di noi si autodetermina. Non soccombe. Si libera.

Aiuta così altre donne a farlo. Diventa eredità.

Penny

Dal post: “ Ai figli ci sono cose da dire”. In libreria dal 13 in libreria. È già prenotabile qui.⬇️

https://www.ragazzimondadori.it/libri/ai-figli-ci-sono-cose-da-dire-cinzia-pennati/

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