Lo sguardo dei figli. Una mano più piccola che stringe la tua.

Gli occhi cisposi di tua madre.

L’orizzonte, linea immaginaria dei sogni.

L’abbraccio, una sera qualunque di chi ti ama.

Una tavola apparecchiata.

Il tempo senza fretta.

Quel tuo figlio che si alza ogni mattina e si mette davanti a uno schermo per salvare se stesso.

Una pagina di un libro in cui hai lasciato il cuore.

Dei giubbotti di salvataggio nel Mediterraneo, braccia che ti tirano su.

Il desiderio di un museo, un teatro, un cinema. Memoria di bellezza.

La musica nelle orecchie, quella che non va via.

Sapere che gli altri stanno bene.

Pulire l’anima dalle brutture.

Rosso di sera.

Il sentire, sentire il dolore e pensare di poterci fare qualcosa.

La commozione di fronte alla povertà.

Tutti i bambini che salveremo.

Strade di tetti, quadro da una finestra.

Parole buone per sé e per gli altri.

La resistenza alla cattiveria.

Un figlio che va a scuola.

Il nome di una donna che si è salvata.

Il cammino in salita, le montagne intorno, la forza di volontà.

L’imbrunire sulle paure.

Quello che ieri non aveva importanza.

La speranza che le cose, alla fine, andranno bene.

Nessuno potrà salvarsi da solo, questo lo sappiamo.

Sarà la bellezza a salvare il mondo.

Penny ❤️

I primi di ottobre è uscito questo mio albo. Un modo diverso di pensare la genitorialitá. Un’eredità per i figli.

https://www.ragazzimondadori.it/libri/ai-figli-ci-sono-cose-da-dire-cinzia-pennati/

Rispondi