Cristina Maioli è stata stordita con un colpo di mattarello in testa. Un mattarello in testa. Poi, il femminicida l’ha accoltellata alla gola. Si scrive che il cadavere sia stato vegliato per ore ed è subito “vicinanza” con il carnefice, si scrive che era in cura per depressione ( non mancano mai parole di comprensione per il femminicida); dopo l’uccisione della donna, l’uomo, avrebbe tentato il suicidio, ma, guarda un po’ “il delirio di gelosia” si è concluso, ha avuto la lucidità di chiamare un amico e salvarsi.

La pm Claudia Passalacqua aveva chiesto l’ergastolo, invece, è stato addirittura assolto. Il mattarello. La gola tagliata.

Il femminicida è stato assolto dalla Corte D’Assise di Brescia perché incapace di intendere e volere a causa di un totale vizio di mente per “un delirio di gelosia”.

Siamo alla follia.

Ho provato a immaginare, da inesperta di giurisprudenza, quel “delirio di gelosia” e che l’uomo non sia stato incapace di intendere e di volere solo per quel momento esatto della sua vita, lo stesso momento in cui ha dato un mattarello in testa a Cristina e le ha tagliato la gola. Una donna è morta sotto quel “delirio di gelosia ” e in un modo atroce. È tutto giustificato? Sì, insomma, chiunque di noi, un giorno, può svegliarsi, uccidere una donna con ferocia, vegliarla un paio d’ore, c’è la menata del processo, ma poi sai già che tornerai a casa senza NESSUNA CONDANNA?

Funziona così?

Mi è incomprensibile. Ma sarà comprensibile di certo a tutti quegli uomini che usano violenza contro le donne, questa sentenza, in poche e semplici parole gli dice: “Cari femminicidi, che vegliate le vostre donne, tentate il suicidio e vi salvare in corner, sappiate che i vostri atti, per quanto atroci ( ricordo il mattarello sulla testa e la gola tagliata), verranno giustificati, non vi preoccupate, c’è il sistema giuridico a salvarvi il culo”( concedetemela).

Ci sarebbe da farsi due risate se questa non fosse la triste realtà.

Chi pensa a Cristina?

QUESTA SENTENZA METTE IL FEMMINICIDIO SU UN PIATTO D’ARGENTO. REGALA LA SOLUZIONE AI CARNEFICI.

Per quanto riguarda noi, beh, possiamo continuare a morire! Se non ci uccide un uomo, lo fa il sistema. Oppure entrambi.

Siamo fottute e sole nella lotta, pre e post morte. Non c’è altro da dire.

Penny

I primi di ottobre è uscito questo mio albo. Un modo diverso di pensare la genitorialitá. Un’eredità per i figli.

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3 comments on ““Cari femminicidi, voi continuate ad uccidere le vostre donne in modo atroce. Intanto, c’è il sistema giuridico che vi salva il culo”. In memoria di Cristina.”

  1. Sono così arrabbiata che fatico a trovare le parole. Meno male che ci sei riuscita tu. Insomma…..tanta condanna alla violenza sulle donne…..giornata contro la violenza sulle donne…….e poi? Queste sentenze!!!! Furiosa.

  2. intanto l’assassino non “tornerà a casa” ma sarà rinchiuso (potenzialmente per sempre) in una struttura psichiatrica riservata ai malati mentali che hanno commesso crimini, un manicomio criminale in pratica. non sarà libero. La Corte in seguito alle perizie lo ha riconosciuto come incapace di intendere e volere e i matti vanno in ospedale psichiatrico , rinchiusi ma non in prigione..

    la gelosia non uccide ma esistono malattie mentali che se gravi possonoportare all’omicidio vedi la depressione post-partum

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