Ci sono momenti come questo in cui non c’è altro da fare se non stare. Stare fermi, in attesa. Aspettare che il tempo passi, che il vaccino ci salvi, che le persone che amiamo stiano meglio, poterci riabbracciare, incontrarci davanti ad una tavola senza se e senza ma, festeggiare i compleanni, camminare per strada e toccarci di nuovo.

Ci sono momenti come questo in cui non c’è altro da fare se non stare. Stare fermi che muoversi non serve a niente se non ad avvoltolarsi su se stessi. Aspettare che le risposte arrivino, che i figli capiscano, che l’amore ci trovi, che il fallimento sia digerito, che lui o lei comprendano quanto sono importanti per noi, che il dolore passi.

Ci sono momenti come questo in cui non c’è altro da fare se non stare. Aspettare che la vita proceda, perché, lei, anche se non ce ne accorgiamo, avanza.

Trova la strada, si incunea, ci attraversa e quando stiamo fermi, quando lasciamo andare le preoccupazioni e permettiamo al tempo di fare il suo corso, magicamente si svela.

La vita non ci abbandona mai neanche quando ci abbandona davvero, lascia sempre qualcosa dietro di sé; dolore, ferite e ricordi come concime.

E così, mentre fuori nevica, penso che non ci sia altro da fare se non stare. È l’accettazione di ciò che l’esistenza porta con sé.

Certo, sarebbe stato meglio se quello o questo non fosse accaduto, se la pandemia non ci avesse colto, se l’amore che provavamo fosse rimasto immutato, se quel figlio non ci avesse deluso, se noi non fossimo cambiate… Se e se.

Ma le cose accadono e anche se ci sembra di non avere scelta, noi l’abbiamo. Abbiamo la possibilità di imparare a “stare”. Non è una resa. È capire che ci sono momenti ineluttabili in cui l’immobilità è puro movimento.

In cui il cuore continua a battere cercando le sue mutanti risposte.

E quando l’attesa sarà finita e noi saremo altre, ci sarà un nuovo tempo e nuove occasioni e altre attese in un “gioco” senza fine, da cui non possiamo esimerci e che ci chiamano dentro con ostinazione, a cui dobbiamo partecipare se non vogliamo soccombere.

Un gioco che è la nostra tenera vita.

Penny

I primi di ottobre è uscito questo mio albo. Un modo diverso di pensare la genitorialitá. Un’eredità per i figli.

https://www.ragazzimondadori.it/libri/ai-figli-ci-sono-cose-da-dire-cinzia-pennati/

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