Ho il sogno costante di cambiare la mia esistenza, di migliorarla. Non credo smetterò mai. Forse è questa la mia maggior dannazione.

Per quanto ci provi, a volte, ho la sensazione che i problemi siano sempre gli stessi. Credevo di averli superati, anni di lotte, e poi, eccoli lì, identici a se stessi che tornano a tormentarmi.

Quanto conta la tranquillità economica per una donna?

Essere sempre sul filo mi manda fuori, mi fa perdere la bussola. Mi lacera.

Nulla mi frantuma come la paura di non farcela. Chissà se potete capirmi.

Non avere le spalle coperte è un grande guaio, soprattutto, se hai due figlie. Quel pensiero di cura verso di loro non mi abbandona mai. Neanche un istante.

Ogni tanto la sera mi trovo a pregare ( io che forse non credo) Dio che sei nei cieli fai che succeda qualcosa di così straordinario da togliermi questo peso sul cuore. Poi mi sento stupida ed egoista, so che c’è chi sta peggio di me e mi vergogno dei miei pensieri.

Dovrei pentirmi, eppure, continuo ad immaginare il mio futuro in una rincorsa continua alla stabilità.

Ho un sogno lontano. Ogni tanto ne parlo al mio compagno e anche se è irrealizzabile lo imploro di lasciarmi sognare.

Quel puntino laggiù mi serve.

Cosa sarei senza i miei sogni? Probabilmente non mi sarei mossa dalla mia postazione sicura o dalla zona confort se non avessi deciso che almeno uno dei miei sogni potesse realizzarsi.

Credo davvero alle parole che ho scritto nell’albo: “Dovremmo dire ai nostri figli che non importa se i desideri non si realizzano, ciò che importa è continuare a desiderare. Fino alla fine”.

Se non ci fosse dentro di me quella fottuta speranza di cambiare le cose e migliorare la mia esistenza credo sarei morta o soccomberei alla fatica e alla paura. Al : Fate in modo figlie mie che qualcuno vi copra le spalle.

Invece lavoro affinché imparino a costruire il loro futuro.

Quelle spalle coperte io me le sto facendo da me, come ha fatto mia madre. La storia si ripete.

Mi piacerebbe tanto che le mie figlie non facessero la mia fatica, sollevarle un pochino come mia madre ha fatto con me.

Una donna. Un passo.

Poi ho pensato che le cose importanti le ho imparate quando mi sono spogliata delle idiozie che mi ero imposta, quando sono precipitata giù nel burrone.

Continuare a sognare i sogni non può che far bene alla nostra storia, anche se calibrare il presente con i desideri è piuttosto impegnativo. Prevede ostinazione, determinazione e follia.

Ma noi siamo tutte queste cose.

Il prezzo è alto. Lo pago ogni giorno. Lo paghiamo tutte ogni giorno.

D’altronde non c’è sogno più grande per una donna della libertà. Di essere e sognare.

Spezzi i sogni. Spezzi lei.

Non sarò io a spezzare i sogni delle mie figlie, men che meno i miei.

Una donna. Un passo.

Sarò sempre i miei sogni sognati.

Penny

https://www.ragazzimondadori.it/libri/ai-figli-ci-sono-cose-da-dire-cinzia-pennati/

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