I bambini e le bambine fanno domande, compito della scuola non è affossare lo spirito critico ma svilupparlo.

Con la Resistenza abbiamo studiato la nascita della Costituzione, abbiamo approfondito l’articolo 3 più e più volte. Abbiamo conosciuto persino una staffetta partigiana, cosa abbiamo fatto se non parlare di diritti?

I bambini e le bambine ascoltano ciò che accade in famiglia, ascoltano i discorsi degli adulti, anche se stanno giocando sotto al tavolo, e si pongono domande.

Ci sono bambini e bambine che in famiglia hanno zii omosessuali e quindi ne abbiamo parlato. Abbiamo parlato di genere sentito e biologico. Non ci hanno messo due secondi a capire perché sono ancora libere/i

Si può amare chi desideriamo, essere chi desideriamo e io sono d’accordo con loro.

Mi hanno chiesto più volte chi sono i transessuali, perché mica sono senza occhi e orecchie, e noi lo abbiamo spiegato, come abbiamo spiegato cos’è la disabilità perché la viviamo da vicino.

“Ho sentito mio padre che diceva che un uomo ha accoltellato una donna in via San Vincenzo, è vero? ”mi ha chiesto un bambino.

Dovevo mentire? No, è un mio compito spiegare. E alla domanda “Perché?” abbiamo parlato di violenza sulle donne e spiegato cosa sono i femminicidi.

Non siamo mai usciti dalla sfera dell’educazione alle diversità e ai diritti sanciti dalla Costituzione e dai programmi ministeriali. Quello che non dovrebbe entrare nelle scuole è lo spettacolo indecoroso delle nostre istituzioni.

Quindi è nostro compito di insegnante e compito della scuola parlare di diritti e ascoltare le istanze che i bambini e le bambine portano.

Ed eccole qui: sincere, educate, coraggiose e profonde.

“Cari senatori, abbiamo visto il video in cui avete esultato per il ddl Zan. Ci sembravate dei tifosi allo stadio e ci siamo rimasti e rimaste male.A scuola stiamo studiando la Costituzione e come è fatto il nostro Parlamento E volevamo dirvi che siete uomini e donne con più di quarant’anni, ma ci avete dato un pessimo esempio. Noi siamo solo bambini e bambine di 10 anni ma da grandi vorremmo avere la possibilità di scegliere chi amare e chi sentiamo di essere.Se foste voi ad essere picchiati perché siete omosessuali, transessuali, disabili e donne crepiamo vorreste una legge che vi tutelasse. Studiando la nostra Resistenza abbiamo imparato che dobbiamo proteggere gli indifesi e che i diritti dovrebbero essere uguali per tutti”.

Cinzia Pennati

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