Io le vedo le donne, alla fine, è sempre colpa loro. Se i figli non vanno bene a scuola, se le cose non funzionano o non tornano.
Tutti mi fanno il mazzo, mi ha detto ieri una mia amica, era stremata. Può essere l’insegnante, i figli che ami, il compagno, l’ex marito, i suoceri, la madre o il padre.
È colpa nostra se ci separiamo, se restiamo ma non siamo più quelle di un tempo, se ci occupiamo troppo di noi, ma anche se non lo facciamo.
Se siamo troppo in tiro oppure se ci trascuriamo. Se controlliamo o se non lo facciamo affatto.
Io le vedo le donne che abbassano lo sguardo e si chiedono dove hanno sbagliato. Cercano immediatamente soluzioni e camminano curve.
L’educazione pesa sulle loro spalle, il mondo pure. Potrei provare pena per loro se io non fossi una di loro.
Per questo le capisco quando non sanno più che pesci prendere. Le capisco quando non hanno risposte, non si sentono capaci, non si sentono mai abbastanza.
Le capisco quando non ne possono più. Quando allargano le braccia, rassegnate forse e pronte a farsi fare di nuovo, per l’ennesima volta, il mazzo.
Eppure, ogni volta, quando pensi che si arrenderanno, cederanno le armi, abbandoneranno il campo, alzano di nuovo la testa, sperano nel cambiamento e lavorano sodo per quella speranza.
Io le vedo le donne, e grazie a loro vedo me.
Vedo me. E capisco che dovrei perdonare, non me stessa, ma la società che ci rende così vulnerabili.
Invece, mi concedo la rabbia. La stessa che mi permette di continuare a lottare per il cambiamento.
E poi mando a fanculo tutto e tutti, comprese le figlie se necessario, ma con grande empatia.
Penny ♥️
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