Lo stupro è uno degli strumenti di potere più potenti di prevaricazione dell’uomo sulla donna e non ha nulla a che vedere con la soddisfazione del piacere sessuale.

Si tratta di soddisfare la sete di dominio, di supremazia dell’uomo sulla donna. Nella vita di ogni donna esiste la paura reale che ciò possa accadere, stiamo in allerta da subito, lo immaginiamo come si può immaginare una tragedia per esorcizzarla.

Lo stupro è uno strumento di potere e lo è -ancora e purtroppo- la maternità. Prendetela pure come una provocazione o un accostamento esagerato ma di fatto, attraverso la maternità, la prevaricazione del maschile sul femminile, rimane garantita.

Ovviamente parlo delle leggi che ruotano intorno alla maternità e della narrazione culturale di beatificazione e sacrificio.

Cosa non farebbe una madre per i propri figli?

I vari politicanti, dovrebbero essere abbastanza intelligenti da capire che non facciamo figli perché, farli, ci porta irrimediabilmente alla sottomissione. E per nessun essere umano la sottomissione è un’aspirazione.

Siamo abbastanza intelligenti da capire che le soluzioni non sono quelle di “tenerci di più a casa” , fornirci incentivi economici per sfornare figli per la società mentre ci incastrano in un ruolo da cui non riusciamo più a uscire.

Siamo abbastanza intelligenti da capire che servirebbe una tutela sulla disoccupazione femminile, eliminare la precarietà a cui siamo soggette, congedi di paternità paritari, più asili nido, più tempo pieno, più servizi pubblici gratuiti, parità di retribuzione, più tutela nei casi di violenza.

Non lasciarci sole quando il padre non versa il mantenimento per i figli, spesso le donne non hanno la forza economica per sostenere le spese processuali. I vari governi dovrebbero farsi garanti- come succede in molti paesi- del mantenimento ai minori.

E siamo abbastanza stanche da secoli e secoli di dominio maschile.

Non è vero che non vogliamo fare più figli, non li vogliamo più fare a queste condizioni.

Condizioni per cui sopravvivere alla supremazia è una lotta giornaliera costante e continua.

Condizioni per cui perdiamo l’identità di donne e ogni diritto.

Penny ♥️

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