Ricordatevi un po’ di essere felici. Di amare come sanno fare i bambini. La vita intendo. Non necessariamente un uomo o una donna.
Amate senza riserve. Con incanto. Appieno. Come fosse quello il sacramento, non il matrimonio.
Celebrate la terra su cui camminate. Il cielo verso cui guardate. Le mani che stringere. Che il colore non conta. Conta la stretta e quello che sentite.
Proteggete la storia che siete. E ricordatevi che nessun amore, nessuna donna o uomo, nessuna illusione potrà curare le vostre ferite, se non il coraggio di cercare la medicina giusta.
E, a volte, ci vuole tanto per trovare la cura adatta.
Siate sinceri, con voi, in primo luogo. Ché l’amore per fiorire ha bisogno della vostra fiducia.
Ci vuole una selvaggia pazienza, dice qualcuno. E lo penso anch’io.
Nel frattempo, qualunque cosa accada, qualsiasi direzione stiate prendendo, quella direzione merita la vostra attenzione. Il vostro rispetto.
Non si può dare tutto, se non a se stessi. A un certo punto dovrebbe esserci chiaro. Ché la vita è meravigliosa. Anche nel dolore.
Ché dopo ogni fine ci sarà un inizio.
Siate pazienti in maniera selvaggia, però.
E perseverate. Non c’è niente di importante. Di urgente. Di prioritario. A parte il fatto di essere consapevolmente vivi.
Vi abbraccio tanto.
Penny
#ilmatrimoniodimiasorella
Verissimoooooooo
Una selvaggia pazienza…Non potevi metterlo in un giorno peggiore o migliore…Una selvaggia pazienza…bellissimo contrasto…Grazie Penny non so se servirà oggi forse domani…Un abbraccio
Grazie per avermi scritto…spero che ti servirà … prima o poi. Penny