Un mese fa è crollato il ponte Morandi.
Oggi, alle 11:30, insieme alla colleghe della mia scuola siamo scese in piazza, come moltissimi genovesi, e ci siamo prese per mano.
Alcune persone si sono unite al nostro cerchio e siamo stati in silenzio. Come si sta in silenzio di fronte al dolore.
Le sirene del porto a farci da sfondo.
E mentre stringevo quelle mani, pensavo che l’umanità è migliore della politica.
Che l’umanità è migliore delle scelte che vengono imposte.
È migliore di chi ci amministra, destra o sinistra che sia.
L’umanità è migliore. Punto.
Sono queste le parole che dirò i miei bambini lunedì, se parleranno del ponte crollato.
Spiegherò, che i ponti si ricostruiscono, che mettono non solo in collegamento le strade ma anche le persone, che è ciò a cui dobbiamo tendere. Un’umanita condivisa.
Che i porti si aprono, i muri si abbattono e i ponti si ricostruiscono.
L’uomo né è capace. Noi ne siamo capaci.
E che quelle morti non saranno state vane, perché l’umanità è migliore.
Non fa proclami che magari disattende. Non sguaina spade o fa tournée della sofferenza.
Semplicemente si unisce.
Lo fa in strada e si dà la mano. Perché l’umanità, per fortuna, sa farsi solidale.
Come una Genova che si ferma, composta, china il capo pensando a chi ha perso, e sente l’altro come un fratello, un amico. Chiunque esso sia.
L’umanità dà speranza ed è migliore di chi la rappresenta.
Questo è certo e commuove.
Penny
Come al solito mi hai commosso, mi ha commosso il grande cuore di Genova. Ferita, ma non caduta….Si siamo migliori di chi ci governa, ne sono sicuro
Pure io. E ci credo. Credo in noi. In quello che siamo. Besos Penny
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