Italia. Telegram.

Veri e propri incitamenti allo stupro e alla violenza sessuale sulle donne. L’amministratore di una chat, un bot che si fa chiamare Ciukino, raccoglie nel suo gruppo una serie di contatti che si scambiano messaggi piuttosto espliciti e che va a scandagliare i vari profili Instagram di ragazze.

Le ragazze, ignare di tutto, vengono messe nel mirino del branco. A quel punto quelle ragazze vengono bersagliate, diventano oggetto di attenzioni morbose da parte dei componenti del gruppo su Telegram.

Il Ciukino, tanta è la sua schifezza, perché non trovo altre parole con cui descriverlo ,invia anche messaggi vocali con una voce registrata e alterata da uno strumento informatico. Come se non bastassero le parole scritte che incitano alla violenza sulle donne.

Le parole pronunciate sono queste: «Discrimina, minaccia, massacra, accoltella, spara, zero pietà: secondo il ciukinismo le donne servono solo al piacere dell’uomo”.

E, allora, avvenivano i sondaggi su quale delle ragazze era meglio stuprare e come. Ed è così che iniziavano le minacce continue.

Una di loro, però, ci ha messo la faccia e ha denunciato A chi l’ha visto ( vedi link) gli abusi subiti, le molestie, è andata oltre la paura.

Cathy la Torre lo scrive bello e chiaro in un suo post: “Denunciate. Io mi muoverò per far chiudere il gruppo e denunciare questi soggetti. Ma voi denunciate. È la miglior unica difesa”.

E, allora, noi dobbiamo continuare a parlare con le nostre figlie e i nostri figli, raccontare, renderli consapevoli anche di questa Italia.

Questa è la stessa Italia in cui è cresciuto il padre di Elena e Diego. Dove nessuno ha riconosciuto in lui atteggiamenti di maschilismo che si sono spinti fino al “possesso estremo”.

Non possiamo parlare di follia e di mostri, dobbiamo parlare di cultura e cambiarla, a partire dal linguaggio, dalla scuola, in cui dovrebbe essere trattata la materia dei “sentimenti” e di rispetto oltre che di discipline, in cui si dovrebbe parlare di uguaglianza tra uomini e donne.

Ora, guardatevi il video e schifatevi abbastanza da continuare a denunciare, a scalpitare, a muovervi.

Penny

https://twitter.com/chilhavistorai3/status/1278446592094281728?ref_src=twsrc%5Etfw

PS: aggiungo un’ immagine.

Sempre Italia. Torino.

Quotidiano locale.

I signori in questione decidono di cambiare il formato del giornale e a cosa lo paragonano?

A una minigonna.

Agile, elegante… ( con i puntini di sospensione) e maneggevole.

Cosa vi viene in mente?

Agile e maneggevole per chi? Per cosa? Agile per essere sollevata? Maneggevole per essere sfilata?

Per cosa?

Ripeto, questo è lo stesso pezzo di Paese in cui crescono quelli che alcuni giornalisti chiamano giganti buoni, bravi uomini, in cui muoiono le donne e i loro figli, in cui si inneggia allo stupro di gruppo, è lo stesso Paese in cui la comunicazione è questa.

Schifatevi di più.

Grazie a chi mi tiene al passo e mi permette di non far passare nulla. Ormai siamo un “Noi”.

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