Essere grandi, in termini di età, mi ha regalato la possibilità di scegliere.

Scelgo il mio tempo, non più quello di un altro.

Scelgo le persone con cui stare. Elimino, taglio, pulisco.

Sono più sincera, soprattutto con me stessa.

Dico quello che penso.

Elimino i convenevoli e la falsità in un battito di ciglia.

Mi schiero con decisione verso ciò in cui credo.

Scelgo ciò che mi piace.

Me ne fotto del giudizio.

Aborro la competizione.

Porto il mio corpo e la mia femminilità con coraggio.

Non mi interessa più sentirmi dire dagli altri che sono brava, mi interessa essere felice.

Pulisco di meno. Riverisco di meno. Stiro di meno. Anzi non stiro proprio.

Abbandono i libri che non mi piacciono.

Abbandono le persone che non mi piacciono.

Mangio con gusto.

Dissento se è necessario.

Non edulcoro la famiglia e l’amore, lo vivo cercando di guardare entrambi per ciò che sono, parti dell’esistenza.

Sto più sola. E mi piace.

Mi sento sola. E lotto per non esserlo nella conquista dei diritti.

Mi vesto come voglio.

Amo le mie figlie, questa è una costante ma sono di certo una madre migliore rispetto a quando erano piccole, perché ho più consapevolezza dei miei desideri.

Aspiro.

Vivo l’ambizione non come una parola maschile ma come una possibilità.

Ci metto la faccia.

Non mi importa se sono fastidiosa, preferisco essere protagonista della mia esistenza.

Non ho più paura.

Penny

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