“I figli crescono e ci si dimentica di abbracciarli. Ricordati di non aver paura di mostrarti una madre e una donna fallibile”, aggiunse Alma.

Nel momento di maggiore fragilità stava ritrovando sua figlia.-

I figli. Bisogna avere pazienza. Sostenerli quando non riescono a capire chi possono essere e poi dentro alle loro incertezze, lasciarli stare.

Se non sanno chi sono, cosa vogliono o non studiano; se non ce la fanno a darci delle risposte sul loro futuro.

Stare dentro alla loro friabilità, alle paure, alle porte sbattute, ai modi drastici di affrontare l’esistenza con il silenzio assoluto o con strafottenza, per ogni genitore, é una delle cose più difficili da fare.

Aria che si spezza al loro passaggio.

L’esame della maturità, la patente, la scelta dell’università, gli amici che magari non ci sono. Viene paura.

Eppure, é solo la nostra fiducia cieca e trasmessa che da qualche parte esiste una strada e che devono solo trovarla, a dargli forza.

C’è, bisogna immaginarla, avere pazienza appunto, rivelare l’impossibile dentro al possibile. Essere dispensatori di speranza.

Ce la faranno, ce la faremo. Ed ecco che mostrarsi fatti della stessa fragilità, é sostegno e spinta.

Aspettare. Non muoversi. Stare fermi. Attendere. Una strada c’è, bisogna che la trovino da soli.

Alma pensò solo che i figli sanno colmarti di quell’amore che non detta condizioni. Ti amano e basta. Ti amano anche quando sei un grande casino e, soprattutto, non ti abbandonano e non se ne vanno; casomai ti stringono, ti baciano, ti aspettano, attendono con pazienza che tu ritorni a capirci qualcosa della tua vita e crescono nonostante te.-

Crescono nonostante noi. Ecco, nelle mani abbiamo il potere di lasciarli essere.

Penny♥️

Ps: le citazioni sono tratte dal mio ultimo libro“ In famiglia tutto bene” Sperling e Kupfer

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