Padre, è a te che dono questa mia anima. Dono le giornate no, e le mancanze. A te padre mio, che non ci sei più, dono la vita che c’è. Dono il ricordo di quello che siamo stati insieme. A te padre mio, dono le paure. Dono il casino del mio essere. È a te padre che in questo giorno di Natale penso con nostalgia. Penso all’uomo che sei stato. Alle tue incoerenze e imperfezioni. Forse non sai che sono le parti di te che mi mancano. Più di tutto il resto. Sono quelle in cui mi riconosco come figlia. Grazie per le cadute. Per le incertezze e gli sbagli. E se quando ero in vita avrei voluto di più da te, ora so quale eredità mi hai lasciato. La vita che c’è. Solo quella conta. Buon Natale papà. NOI SIAMO QUI.

2 comments on “Lettera a un padre”

  1. Questo pezzo mi ha emozionato…mi rendo sempre più conto che crescere è anche imparare a capire e commentare le azioni e I comportamenti dei genitori. Sono loro la nostra prima fonte d’ispirazione e influenza e ribellione. È vero, dare e ricevere vita stringe il legame più forte che esista e quando una parte di questo legame svanisce, la vita si manifesta paradossalmente in maniera ancora più forte e l’assenza ci lascia vuoti e pieni allo stesso tempo…vuoti per la sofferenza e pieni di quello che ci è stato lasciato.
    Un abbraccio

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