Esci dal posteggio.
Lancio della spazzatura.
Carta. Plastica.
Vetro. Non c’è. Fanculo.
Caffè al volo.
Maglione macchiato.
Ombrello dimenticato.
Torna indietro.
Rossetto. Che ho le labbra piccole.
Ceretta. Me la devo fare.
Chissà perchè ci penso.
Lavoro.
Esco.
Moto. Colloqui prof.Sono uno schifo di madre.
Paga bollette.
Chiama calderina. Borsa di studio. Scuola.
Porta girl.
Prengi girl.
Moto. Luci rotte
Lavoro.
Moto. Ritorno a casa.
Aprire sportelli.Infilare.Chiudere sportelli.
Rotolo cartaigienica vuoto.
Tira su.
Metti a posto.Calzini. Libri.
Vite che non sono la tua.
Urla un po’. Serve a te.
Cucina. Lamentele. Sparecchia.
Lavatrici.
Stendi.
Ritira.
Divano a carponi.
Dov’è il padre?
Solitudine.
Calzettoni. Fa freddo.
Bacini.
Perdono. Noi tre.
Sogni incasinati.
Stop.
Smarrirsi. Farsi a pezzi. Quanto siamo brave a farlo? Farci a pezzi, intendo. E pure a smarrirci?
Quando i sogni non ci sono più bisogna crearne di nuovi. Destrutturarsi. Disorganizzarsi per ricomporci.
Ricominciare.
Con sogni nuovi intendo. Che quelli vecchi, a volte, non bastano più.
E correndo crediamo che non sia così.
Penny
Ps: Esci dal parcheggio.
Sveglia, lavatrice, colazione, scuola motorello, motorello lavoro, lavoro, lavoro, esco, buio, presa dalla palestra, casa, cena, stendo, ritiro, stiro, ninne. Stanca, di capoccia. Correre peggio di Bolt. Non ho sogni, altri non ne voglio, non ho voglia di nulla..oggi non va. Come si fa? Aspetto la cena con la piccola peste e i suoi racconti..
Quando oggi non va, deve solo passare. Dimmi che è passato!
…adesso si 🙂 divanata con piumone, coperta. Domani si ricomincia. Non cerco un cambiamento ma un po’ di tregua. Grata del pensiero.