Mi piacerebbe essere sempre buona. Non avere sentimenti negativi.

Per molto tempo ho invidiato le persone che riuscivano a vedere il bello in tutto ciò che possedevano. E le frequentavo pure.

Se parlavano della loro famiglia, era fantastica. Il loro compagno o marito, meraviglioso. I figli, ultra!

Mi chiedevo perché io vedevo il lato negativo non solo delle cose, ma anche delle persone.

Per molto tempo ho pensato di avere una patina di cattiveria, soprattutto, nei confronti delle persone a cui volevo più bene.

Ad esempio, ricordo che quando le mie figlie erano piccole, e facevano i capricci o si comportavano male, io ne parlavo con le mie amiche. Mi aprivo. Non sempre però capitava di essere compresa. A volte mi dicevano come dovevo fare o davano giudizi.

Ricordo vacanze con amici in cui osservavo l’altra coppia e magari notavo delle incomprensioni o delle incongruenze, oppure lei che era servile nei confronti di lui. Uscivo da quelle vacanze con le ossa rotte. E pensavo che la mia coppia fosse un fallimento. Pensavo di essere io un fallimento.

Non parliamo delle vacanze con i figli piccoli, era difficile che prendessi  mai le parti delle mie figlie, piuttosto, cercavo di farle ragionare, di far sì che chiedessero scusa. Ovviamente, non succedeva lo stesso dall’altra parte.

Mi rendevo conto che non ero magnanima. Che il rosa, noi in famiglia ci vogliamo così bene, per me non esisteva. O meglio, era esistito, ma quando ero piccola.

Con il tempo. Con la separazione. Con la scrittura. Con l’età adulta ho capito che non tutto va a posto, che ci sono persone che fingono, e non lo fanno per cattiveria, lo fanno, perché fare qualsiasi altro movimento farebbe crollare squilibri equilibranti.

Ho capito che non aveva senso concentrarmi su quello che pensavano gli altri o su come apparivano le mie figlie o la mia famiglia, dovevo interessarmi a quello che era importante per me.

E per me la verità è stata più importante di qualsiasi cosa, non quella che devo agli altri, ma quella che devo a me stessa. E crescere è stato questo: togliere la patina di zucchero.

Mi sembra di riuscire ad amare così. Vedendo il vedibile, quello che è,  anche se rimane una visione arbitraria, perché è soggettiva. Ma è la mia.

Allora ho scelto. Le amicizie, ad esempio.

Quando qualcuno mi sbandiera amori fantastici, amicizie fantastiche, famiglie fantastiche, cerco di non giudicare, ma sono gli altri, quelli che mi raccontano le cose come stanno, che mi raccontano le fatiche,  le difficoltà, che sento davvero affini.

Quelli a cui posso dire: anch’io mi sento così.
Anch’io ho paura. Di essere una cattiva madre. Una pessima compagna. Una figlia inadeguata.

Chi mi vuole bene credo che su di me lo zucchero l’abbia tolto da un pezzo. Sanno che sono un casino.

Ad essere “sinceri” c’è il rischio di essere più soli. Di non piacere. Di perdere persone vicine.

Una cosa è certa, gli amici che sanno la verità su di noi e restano, alla fine, sono quelli che contano.

Penny

#ilmatrimoniodimiasorella

6 comments on “La verità, prima di tutto. Gli amici che restano.”

  1. Verissimo! Ho un’amica che ogni volta che ci vediamo quando sono in Italia mi dice che le manco perché solo con me può parlare di tutto senza sentirsi giudicata. La cosa é reciproca anche se io ho la fortuna di avere 4 amiche con cui ho questa fantastica sensazione di sorellanza senza critiche e sensa giudizi. In ogni caso é tra i più bei complimenti che abbia mai ricevuto.

    • Grazie, ma ci tengo a dire che non sono fantastica per niente! Però ho capito quello che vuoi dire: come un dare voce! Baciotti❤️ Penny

  2. Cara, vorrei abbracciarti forte! Leggo te e mi sembra che parli di me. Raramente ho trovato qualcuno che si mettesse in discussione come me, che ammettesse le paure, i dubbi, i fallimenti, suoi e dei figli. Io avevo coniato la fase ‘i figli degli altri son tutti perfetti’ perchè mi sembrava che mio figlio fosse un caso unico e , essendo sola, io un genitore incapace. Ho provato ad essere come loro ma non riesco, non mi sento a posto con me stessa se non sono sincera e poi come potrei insegnare a mio figlio ad amare i suoi punti deboli se gli insegnassi a nasconderli? A me non l’hanno insegnato e ancora non mi voglio bene alla mia età…… Anche io come te ad un certo punto ho deciso di fregarmene. Bugie ed omertà non fanno per me. Spero di trovare solo amici veri come te ! 🙂

    • Penso che sia un cambio di prospettiva. Mi preoccupo di quello che pensano gli altri. Provo a capire ciò che desidero. ❤️

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