I bambini conoscono la differenza tra il bene e il male.
Tra ciò che è lecito e ciò che non lo è.

I bambini sanno fare la cosa giusta.
Difendere, ad esempio, chi viene umiliato.
Alzarsi e dire a un maestro: noi siamo come lui!

Hanno coraggio da vendere e sanno bene che la vita è un diritto, la dignità è un diritto.
Uguale per tutti.

I bambini conoscono il valore dell’amicizia.
A loro non frega niente di che colore sei.

Sanno il tuo nome.

Quello gli basta. Quello gli serve.
Per alzarsi, una mattina qualunque, dentro a una scuola che dovrebbe proteggere, e mettersi accanto. Come uno scudo.

Quello scudo che i grandi non sono capaci di alzare a protezione se non confondendolo con la paura dell’altro. Quello che non ha nome. Ma viene identificato con il colore della pelle.

Mi chiamo Matteo, Mike, Andrea, Sara, Amina, dicono i bambini, guance rosse, pronti al gioco.

Ai bambini non interessa chi è tua madre, da dove vieni, dove abiti.

A loro interessa solo il tuo nome.

Da quel momento esatto, si conoscono, si riconoscono e, da quell’attimo in poi, tutto diventa possibile.
Persino diventare fratelli.

Penny

Ps: il mio grazie va ai bambini della classe di Foligno che con naturalezza hanno scelto di fare la cosa giusta: starsi accanto.  Sono loro sono la bella notizia in questo momento. Sono loro la nostra speranza.

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