La verità è che non dovremmo cambiare niente.
Potremmo chiedere delle “noi” più solide, ma la solidità è impastata alla nostra fragilità.
Quindi teniamo solidità e fragilita.
Teniamo i momenti di dolore e la sofferenza che sono il varco per accedere agli accenni di felicità.
Teniamo il tempo che passa. Il corpo che si fa più accessibile, meno pretenzioso, pelle e cuore si stanno allineando e non si vergognano più.
Resta pure lui.
Teniamo l’ansia e la paura, compagne di sempre, sono le spinte verso il movimento, le domande necessarie e la consapevolezza che qualcosa non sta funzionando.
Teniamo l’incertezza che ci divora, ci logora talvolta, ci fa chiedere costantemente dove siamo e chi siamo. Sono i dubbi che ci permettono la ricerca di senso.
Quindi teniamo entrambi. Incertezza e dubbi.
Teniamo le madri che siamo, il tempo del fallimento, del “non so”, del perdono. Senza l’ inadeguatezza non saremmo per i nostri figli cuore in cui riconoscersi.
Teniamoci pure l’instabilità economica” anche se a volte è dura. Quella instabilità, spesso, corrisponde al nostro asso nella manica: la libertà emotiva.
Lei resta sicuro.
Non dovremmo cambiare la nostra storia. Ogni attimo ha avuto il suo senso. Ogni anno le sue occasioni. Ogni dolore i suoi perché.
Non c’è niente di così importante e urgente che continuare a spingere la nostra esistenza e vivere la vita che desideriamo.
A costo di non apparire. Non piacere. Non accondiscendere.
Allora il tempo diventa il nostro tempo.
Ciò che siamo. Ciò a cui aspiriamo.
E, spesso, se succede qualcosa è quando non succede proprio niente.
Tenete tutto. Tenete voi stesse all’altezza del cuore. Lì dove batte.
Sentite il rumore?
Siamo vive. Siete vive.
Penny
Buon anno.
Buon anno a te, Penny, e grazie sempre per ciò che scrivi. Anche se non rispondo o non commento sempre, ti leggo ogni giorno con affetto, grande vicinanza emotiva. Nelle tue parole trovo sempre condivisone e spunti di riflessione, oltre che un pò di forza per accettare frustrazioni e fallimenti.
Non smettere.
Un abbraccio grande.
Stefania
Ti ho scoperta da poco e leggerti è diventata una parentesi quotidiana che mi fa riflettere. Irrinunciabile come il caffè. Grazie per i pensieri che regali e auguri di buon anno.
Mi piace essere una pausa. Poi, io adoro il caffè …?