Vorrei camminare sulle acque, a volte. scalare montagne, percorrere valli e portarvi sulla schiena.

Vorrei urlare con tutto il fiato che ho in gola e incenerire chi vi demolisce i sogni.

Vorrei essere il libro sul vostro comodino, regalarvi le parole di cui avete bisogno.

Vorrei continuare a mettervi un cerotto sulle ginocchia quando vi sbucciate il cuore.

Vorrei darvi una madre e un padre insieme, giorni spensierati, come tutti.

Vorrei difendervi da chi vi fa male. Soffiare. graffiare.

far arrivare il vento del Sud.

Vorrei mettervi in valigia storie belle che siano più forti di quelle brutte.

Vorrei che il mio amore vi bastasse e vorrei dirvi che non vi succederà nulla di male. che non incontrerete difficoltà. che l’amore vi salverà. che starete sempre bene.

Ma non posso. non ho poteri magici, le cose accadono e, a volte, so che non ci capiremo.

.funziona così tra madri e figli.

A volte si ha bisogno di essere distanti. di perdersi per ritrovarsi.

Voi non spaventatevi, perché quel bisogno di distanza lo conosco e lo comprendo, so che è necessario per diventare altro da me.

Ma una cosa ve la prometto, non smetterò mai di esserci, né di cercarvi, non vi abbandonerò, neanche quando il nostro cielo sarà coperto di nubi e la sera scenderà improvvisa su di noi.

io non lo farò. non penserò con presunzione che sarete voi a dovermi cercare.

non smetterò mai di esservi madre.

E vorrei camminare sulle acque, a volte. scalare montagne, percorrere valli e portarvi ancora sulla schiena.

Penny