Alle mie figlie insegno a non fare fotografie con la lingua di fuori, né a postare fotografie di un certo tipo. Le mie figlie sanno divertirsi e anche i loro amici, possono, per un’estate, fare a meno delle discoteche ( foto di repertorio particolarmente significativa). Chissà perché da chi ci rappresenta mi aspetto un atteggiamento serio ed esemplare.

Parto da qui. Leggo un articolo sul Billionaire, i contagi in Sardegna.

“L’ipotesi di contagio che rimane in piedi (e continua ad essere la più accreditata) è la scia lasciata da un gruppo di ragazzi romani che fra il 4 e il 12 agosto ha girovagato fra i locali vip di Porto Cervo e Portorotondo, seminando il virus prima che molti di loro, già con chiari sintomi, ripartissero per Roma! Qualcuno addirittura prelevato dai genitori e imbarcato su un aereo privato. Su questo gruppo si sa ormai tutto: sono più di 60, quasi tutti sotto i 30 anni, hanno continuato le loro serate partecipando anche in Lazio e in Toscana a feste; una quarantina sono i positivi. Pochi sono rimasti in Sardegna e hanno continuato a frequentare i locali della Costa Smeralda, soprattutto il Country Club di Portorotondo e il Billionaire, che hanno chiuso per ultimi”.

Roba da ricchi insomma.

Ecco, io me li immagino questo 30 benestanti che pensano di potere tutto, quasi omuncoli che sfidano la sorte, pensando di essere al di sopra di ogni cosa è magari si faranno anche quattro risate alla faccia di chi hanno contagiato.

D’altronde abbiamo politici che sono la fotocopia di questa rappresentazione.

“Io posso tutto” è il loro verbo e non mi importa se qualcuno mi muore accanto: io sono maschio, bianco, eterosessuale, sbandiero ideali sulla famiglia tradizionale (anche se ho un paio di mogli, qualche fidanzata giovane e un altro paio di figli), possiedo potere e quindi posso.

Posso urlare al mondo che la mascherina non serve, che il distanziamento non serve, che i ragazzi non devono rinunciare alle discoteche, perché io sono Dio.

Si immaginano Dio tutti quelli che gli credono, onnipotenti e spavaldi solo per assomigliare a quel potere effimero che prima o poi crollerà brutalmente sotto i segni del tempo.

Si credono Dio quei trentenni che se ne vanno in giro fottendosene di tutto e di tutti.

Penso alla scuola, a quel luogo sacro in cui non devi pagare un biglietto per entrare, e penso alle mie figlie, il mio compito non è accondiscenderle ma educarle.

Ci sono delle regole e vanno rispettate, anche se non le capiamo o sono faticose, il bene di tutti è importante.

E se i nostri figli non lo capiscono o se ne fottono dell’umanità e degli altri, abbiamo miseramente fallito la nostra funzione educativa.

Quando riaprirà la scuola, chi la abita, insegnerà quel valore profondo legato al diritto/ dovere, i bambini ( anche se sarà un mazzo) indosseranno la mascherina, ne saranno capaci, io ne sono sicura.

Le regole verranno rispettate, perché la scuola ( parlo della pubblica visto che ci lavoro) è libera, per lo meno per ora, dal potere, dal profitto e quindi dal denaro.

Nella scuola s’insegna un valore che certi politici non conosco: il rispetto delle regole per un bene comune. S’insegna appunto la legalità.

I ragazzi sono senza discoteche per un’estate. Come faranno a divertirsi?

Anche questo dovremmo chiederci se i nostri figli si disperano.

I ragazzi hanno diritto a divertirsi, sbandiera qualcuno, i ragazzi devono capire che la loro libertà finisce dove comincia quella dell’altro.

Il rispetto della vita è prioritario.

Non è questo che dovremmo insegnare ai nostri figli?

Non ci sono bastati i morti?

È educando che si combatte l’individualismo narcisistico, e non importa se il mio vicino di casa si comporta diversamente, dobbiamo solo misurarci con noi stessi e con la nostra coscienza.

Allo stesso modo dobbiamo insegnarlo ai nostri figli, affinché non diventino come certi macisti, prepotenti, narcisi o non se li sposino.

Penny

Ps: se avete voglia guardatevi questo video

https://www.castedduonline.it/briatore-hai-preferito-andare-a-montecarlo-gli-imprenditori-di-arzachena-oggi-mi-hanno-incontrato/amp/

2 comments on “Discoteche. Salvini e il suo popolo dicono: “Non bisogna prendersela con i ragazzi”. Qualcuno dovrebbe spiegare a costoro che gli adulti i ragazzi li educano.”

  1. Vorrei ce ne fosserio d piu genitori “antichi” come noi con ancora la voglia d educare e non solo d farsi coinvolgere ed educare alla modernita dai figli!!
    Se si tiene duro i risultati arrivano …e’ fondamentale insegnare loro cosa e’ veramente importante …brava Ci!!
    Un abbraccio

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