Quando un padre uccide suo figlio non gli interessa quel figlio. Lui è solo una priorità di cui può decidere della vita o della morte.
Voleva uccidere la madre e non c’è riuscito in altro modo.
Un padre che uccide suo figlio è un uomo egoista e possessivo. Si presenta come vittima, senza nessuna responsabilità, lo stesso vittimismo che presentano alcuni padri separati.
La rappresentazione della donna che si vuole separare è racchiusa anche in una barzelletta che gira e si fa cultura.
Eccola qui. La donna che si prende tutto. La casa. La macchina. La barca. La vita.
L’ha postata persino il mio ex marito. E diciamoci la verità, quante di noi, donne separate, si sono sentite dire: mi hai portato via tutto!
L’uomo vittima. L’uomo che subisce. L’uomo che non ha nessuna colpa.
La donna egoista. Che pensa solo a sé.
“D’ora in poi, Iris, potrai goderti la vita in solitaria che hai sempre voluto fare” scrive in un post su Facebook Claudio Baima Poma, l’assassino e suicida che prima di uccidersi ha ammazzato con un colpo di pistola il figlio di 11 anni.
Ecco l’uomo che vuole distruggere l’ex compagna che si è presa tutto.
L’uomo fermo lì, alla separazione. Incapace di ricominciare. Si è immaginato per se stesso un gran finale, per l’ex compagna solo il dolore più grande, quello della perdita del figlio.
Lasciatemi dire che se non ricominciamo a chiamare la violenza con il suo nome, a dare le responsabilità al patriarcato, continueranno a morire non solo le donne ma cominceranno a farlo anche i loro figli.
Una società patriarcale che uccide se stessa.
Penny
Scritti di questo tipo mi lasciano basito. Mentre per le donne infanticide si cercano tutte le giustificazioni possibili e vi è molta empatia, per gli uomini non c’è mai nessuna possibilità di riscatto. Non c’è niente da fare: devo resistere, sopportare, essere sempre e comunque responsabili, arrangiarsi. Scritti come questo aumentano il divario, quello che gli Americani chiamano “empathy gap”, che è proprio la causa della solitudine e dell’isolamento di molti uomini, che non sanno a chi chiedere, perché la società (contrariamente a quanto fa con le donne) non ascolta. Solitudine, che conduce a tragedie come quella in oggetto.
In casi come questo il silenzio sarebbe più opportuno.
Ma ha ucciso suo figlio! Ha tolto la vita ad un altro essere umano. La società non avrà ascoltato il suo dolore o lui non sarà stato in grado di superarlo? Ma non si uccide un figlio con un colpo di pistola alla testa, ma che messaggio sta passando? Mi sembra incredibile. Qui non è una lotta tra donne e uomini ma qui un padre ha ucciso suo figlio, gli ha tolto la vita. Sono sconcertata dalle sue parole.