Ci sono cose da dire ai nostri figli. Come ad esempio che il fallimento é una grande possibilità.

Si ricade e ci si rialza. Da questo s’impara. Non da altro.

Dovremmo dire ai figli maschi che se piangono, non sono femminucce. Alle femmine che possono giocare alla lotta o fare le boccacce senza essere dei maschiacci.

Dovremmo dire che la noia è tempo buono per sé. Che esistono pensieri spaventosi, e di non preoccuparsi.

Dovremo dire che si può morire, ma che esiste la magia.

Ai nostri figli dovremmo dire che il giorno del matrimonio non è il più bello della vita. Che ci sono giorni sì, e giorni no. E hanno tutti lo stesso valore.

Che bisogna saper stare, e basta. E che  il dolore si supera.

Ai nostri figli maschi dovremmo dire che non sono Principi azzurri e non devono salvare nessuno. Alle femmine che nessuno le salva, se non loro stesse. Altrimenti le donne continueranno a morire e gli uomini ad uccidere.

Ai nostri figli dovremmo dire che c’è tempo fino a quando non finisce, e ce ne accorgiamo sempre troppo tardi.

Dovremmo dire che non ci sono né vinti né sconfitti, e la vita non è una lotta.

Dovremmo dire che la cattiveria esiste ed è dentro ognuno di noi. Dobbiamo conoscerla per gestirla.

Dovremmo dire ai figli che non sempre un padre e una madre sono un porto sicuro. Alcuni fari non riescono a fare luce.

Che senza gli altri non siamo niente. Proprio niente.

Che possono stare male. La sofferenza ci spinge in avanti. E prima o poi passa.

Dovremmo dire ai nostri figli che possono non avere successo e vivere felici lo stesso. Anzi, forse, lo saranno di più.

Che non importa se i desideri non si realizzano, ma l’importante è desiderare. Fino alla fine.

Bisogna dir loro che se nella vita non si sposeranno o non faranno figli, possono essere felici lo stesso.

Che il mondo ha bisogno del loro impegno per diventare un luogo bello in cui sostare.

Che la povertà esiste e dobbiamo farcene carico.

Che possono essere quello che vogliono. Ma non a tutti i costi.

Che esiste il perdono. E si può cedere ogni tanto, per procedere insieme.

Ai figli dovremmo dire che possono andare lontano. Molto lontano. Dove non li vediamo più.

E che noi saremo qui. Quando vogliono tornare.

Penny

In libreria da ieri. Tutte le librerie. Visto che non potrò andare tanto in giro… Comprateloooooo e condivideteee ❤️

https://www.ragazzimondadori.it/libri/ai-figli-ci-sono-cose-da-dire-cinzia-pennati/

Chi mi conosce sa quanto valga questo sorriso. Strizza pure l’occhio l’insicura! L’illustratrice: Ludovica. Una delle mie due figlie.

2 comments on “Ai figli ci sono cose da dire. Mondadori. In libreria ❤️”

  1. Tanti anni fa queste parole mi hanno salvato. Comprato 🙂 lo conserverò per 1 bambino che tra un po’ compie 5 anni, che cresce con la sua profonda sensibilità dalla quale non posso proteggerlo, per quanto mi impegni!

    • Grazie davvero. Fammi sapere, se vuoi, che ne pensi. Li proteggiamo in qualche modo tenendo conto che la vita è vulnerabile.

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