Breve storia triste.
Otto autisti di un bus di linea di Taranto, dai 40 ai 60 anni, ripeto, otto, per ben due anni, abusano di una ragazza disabile di vent’anni.
Fermavano l’autobus in luoghi isolati, bloccavano le porte e la palpeggiavano o la stupravano.
L’aggravante, se possiamo dirlo, era proprio la fragilità di questa ragazza, decisa a denunciare dal fidanzato. E proprio di quella stessa fragilità aveva già abusato di lei un vicino di casa quando aveva 14 anni, condannato in via definitiva per violenza sessuale.
La Procura aveva chiesto per gli otto autisti gli arresti domiciliari.
Il giudice, però, ha ritenuto sufficiente il divieto di avvicinamento alla ragazza e al suo fidanzato.
Otto uomini adulti, consapevoli delle vulnerabilità della ragazza, incaricati di un servizio pubblico, ripeto, di un servizio PUBBLICO, per ben due anni abusano di lei e possono andare a passeggio tranquilli per la loro città, basta che non l’avvicinino più. E magari, abusarne un’altra.
Nessun pericolo per la collettività.
La giustizia garantista, non certo dalla parte delle donne.
Breve storia triste, appunto. Tristissima.
Penny
https://www.ragazzimondadori.it/libri/ai-figli-ci-sono-cose-da-dire-cinzia-pennati/
http://old.giunti.it/libri/narrativa/il-matrimonio-di-mia-sorella/
Chissa’ se quei giudici hanno famiglia. Potrebbe succedere anche a loro
Chissà.