Ad un certo punto possiamo scegliere di non dare più spiegazioni, possiamo decidere che convincere l’altro non sia più una nostra priorità.
Ad un certo punto possiamo rinnovare la fiducia, oppure no; è un nostro diritto cambiare strada e farlo come ne siamo capaci. Pure tornare indietro, lo è.
Possiamo decidere che non dobbiamo giustificarci a tutti i costi, è noioso e ci fa perdere tempo.
Se mi capisci bene, se non mi capisci, vado avanti.
Possiamo essere delle priorità, venire prima di tutto senza sentirci in colpa. Possiamo non necessariamente piacere, e che sia una liberazione.
Possiamo scegliere di non accontentarci di spazi angusti e persone ostili. Possiamo cambiare rotta e virare senza avere l’approvazione del mondo.
Possiamo decidere quali sono i luoghi e le persone che meritano il nostro tempo e la nostra attenzione, pulire il sentiero non può che farci bene.
Possiamo smetterla di chiederci se lui ci ama e domandarci se noi lo amiamo.
Possiamo abbandonare il superfluo e tenere sulle spalle solo ciò che è necessario per noi. Possiamo decidere di accogliere il piacere come una necessità.
Possiamo decidere che cambiare l’altro sia uno spreco di energie e incanalare quelle che sono rimaste per essere felici.
Ad un certo punto possiamo convertire la domanda: In cosa sono brava? per: Cosa mi piace fare?
Possiamo lasciar andare e camminare, oppure decidere di stare sulla soglia di casa ed attendere.
Possiamo agire o essere agite. Il tempo non è eterno e noi neppure.
In poche parole, ad un certo punto possiamo liberamente fottercene!
Penny ❤️
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