Conosco una donna che il più delle volte ha paura. Si aggira tra le strade, cammina svelta. A volte porta dei pesi sulla schiena o tra le mani.
Ha il viso stanco e gli occhi assonnati.
A volte parla ad un figlio, annuisce. Altre da sola, ne scorgo il movimento impercettibile delle labbra.
Altre urla e si vorrebbe fermare, ma non può. È sempre di fretta.
Si sposta da un capo all’altro della città e della mente, macina passi, secondi, minuti, ore e giorni.
A volte ha il rossetto, altre è ancora in pigiama. Una sera l’ho vista piangere, ho provato a chiamarla ma lei era già lontano. Oltre il vicolo buio.
Chi la conosce dice che è forte, di non preoccuparmi, poi le passa, eppure l’ho vista tremare.
Ho visto le mani chiuse a pugno e il corpo contratto che ho pensato si spezzasse da un momento all’altro.
A volte si nasconde dentro ad un cappotto di lana e dalle tasche perde pezzi di sé. Altre parla con un uomo, anche con lui annuisce. Sì sì sì, dice stanca.
A volte ha un bambino attaccato alla gamba e lo trascina con sé, gli dice: forza andiamo. Altre mi sembra ne abbia un paio in fila indiana, la seguono a ruota. A volte tira una vecchia, forse è sua madre, ogni tanto si ferma e l’accarezza, anche a lei dice: forza andiamo.
Non conosco il suo nome, nessuno glielo ha mai chiesto.
Lei è solo la donna che macina passi, secondi, minuti, ore e giorni.
Semina fiori per tutti ma consuma una vita, la sua.
Penny
https://www.ragazzimondadori.it/libri/ai-figli-ci-sono-cose-da-dire-cinzia-pennati
https://www.giunti.it › catalogo › il-…Il matrimonio di mia sorella – Cinzia Pennati – Giunti
Sì. La conosco. E tu l’hai descritta benissimo. Grazie. Carla
Grazie ❤️